Melli: "Ero sicuro al 100% di vincere a Wembley, la nostra forza era la spensieratezza"
Intervenuto al podcast di TuttoMercatoWeb "Storie di Calcio", Alessandro Melli ha continuato a parlare del trionfo del Parma a Wembley in Coppa delle Coppe.
In finale vi trovate l’Anversa, arrivata con sorteggi favorevoli, come fu la vigilia?
“La finale vera secondo me è stata con l’Atletico. Quando arrivammo a Wembley contro l’Anversa, che è stata un po’ una sorpresa, ci aspettavamo una squadra russa, eravamo abbastanza stupiti. Io quando arrivai a Wembley ero sicuro al 100% di vincere, non ho mai avuto dubbi. Non era assolutamente presunzione, era sicurezza dei nostri mezzi. CI volevano delle squadre molto blasonate per sconfiggerci, e l’Anversa forse non aveva i mezzi nonostante fosse una buona squadra".
Cosa vi siete detti prima della finale?
“Paradossalmente noi vivevamo tutto in maniera spensierata, forse era la nostra forza. Noi non ci siamo arrivati dalla mattina alla sera, abbiamo fatto dei passaggi e questo ci ha aiutato sicuramente a non avere un trauma troppo emotivo, ci siamo arrivati nel modo giusto. Ti dirò, noi avevamo come tradizione di andare in trasferta in Europa con tifosi, familiari e dirigenti. Non voglio essere frainteso, ma era come una gita, una spedizione unica. Si stava bene tutti insieme e visitavamo la città. Ci prendevamo del tempo per visitare i monumenti e le cose delle città nelle quali giocavamo. Era una cosa che all’epoca era molto nuova e innovativa, per farti capire la spensieratezza con cui giocavamo. Nel nostro aereo c’erano giocatori, familiari, tifosi, giornalisti e dirigenti, sembrava proprio una gita".
Entrate in campo col vostro tradizionale 3-5-2, partite subito bene con un gran gol di Minotti ma su un errore difensivo l’Anversa ne approfitta, e subite subito il pareggio, resta così fino alla mezz’ora. Poi quel cross di Osio per Melli, il portiere esce male e tornate in vantaggio:
“Siamo partiti molto forte, avevo avuto un’occasione fallita, il portiere fece una grande parata. Nel gol di Minotti fece un errore. Fui dispiaciuto, il cross di Benarrivo e il mio colpo di testa era una grande azione, meritava il gol, ma andò così. La partita sembrava sotto controllo, ma un piccolo errore di Zoratto a centrocampo regalò il pareggio, e avemmo cinque minuti dove perdemmo le misure. Dopo cinque minuti l’abbiamo ripresa in mano e segnai io. Poi mi annullarono un gol regolarissimo e bellissimo e c’è ho ancora qua, uno schema su punizione bellissimo concluso con il mio tiro al volo in diagonale. Io nel secondo tempo ho avuto due o tre situazioni che mi sono creato da solo, ma sono arrivato davanti alla porta e ho mancato il colpo del ko. Poi il gol di Cuoghi, su un lancio lungo si ritrovò davanti al portiere. Me la poteva passare ma decise di tirare in porta e chiuse i giochi".