Le parole di Estevez spaventano più delle assenze di Circati e Bernabé: ora qualcosa deve cambiare
Adesso le cose iniziano seriamente a prendere una brutta piega. L'entusiasmo e l'esuberanza mostrati da Parma in avvio di campionato stanno soventemente lasciando spazio ad approcci inadeguati e momenti di black-out, divenuti ormai troppo frequenti per poterli ancora definire come episodi occasionali e quindi comprensibili. Anche lunedì sera la squadra non è mai stata in grado di trovare la giusta lucidità per riuscire ad esprimere il proprio potenziale, fornendo una prestazione decisamente inadeguata per il valore intrinseco della sfida.
Non è ammissibile consentire all'ultima in classifica - oltretutto decimata da 9 assenze e al centro di evidenti problemi societari - di venire a fare la voce grossa al "Tardini" in una gara da dover vincere a tutti i costi nella quale invece non si è fatto un tiro in porta e l'unica emozione che abbiamo vissuto è stata quella di aver rivisto Gilardino.
LEGGI QUI: Ahi Bernabè! Lesione di alto grado al flessore. Stop fino a gennaio?
Preso atto di quanto sopra, va sottolineato che il match contro il Genoa non ci ha lasciato soltanto risvolti negativi come quello del risultato: ce ne sono di ben più gravi! L'infortunio accorso a Bernabé aggrava una situazione già di per sé tutt'altro che incoraggiante e ora Pecchia - già orfano di Circati - dovrà fare a meno di due elementi chiave della rosa.
Infine vorrei porre l'accento sulle dichiarazioni rilasciate da Estevez dopo il ko con i rossoblù (rileggi QUI le sue parole), il quale ha riconosciuto che il gruppo è ora chiamato ad assumere un cambio di mentalità. Un'ammissione di responsabilità da vero leader, se non altro, ma che denota la consapevolezza della mancanza di uno di quei requisiti essenziali per una formazione il cui obiettivo è quello di lottare per salvarsi.
RILEGGI ANCHE: #ParlaCrociato, rabbia e delusione per la brutta prestazione. Serve un cambio di marcia