PL - Giandebiaggi: "A questa squadra manca mentalità. Maresca dia una scossa"
Quarantadue presenze ed un gol, bottino ottenuto coi ducali dal 1986 al 1990, sia pure in due parentesi distinte. Marco Giandebiaggi, ex centrocampista nativo proprio della città emiliana, analizza senza peli sulla lingua l'attuale momento di difficoltà attraversato dalla formazione guidata da Enzo Maresca.
Ancora una rimonta subita per il Parma. È un problema mentale o tattico?
"Subiamo troppo le iniziative degli avversari, sicuramente c'è qualche problema. Riguarda la squadra, non solo il reparto difensivo. Mi aspettavo una gestione diversa della partita, invece abbiamo subito l'ennesima rimonta. E ci è andata bene".
Il Parma è carente di gol: la quadratura stenta ad arrivare. Quali le cause?
"In effetti produciamo poco, il problema è lì. Abbiamo cominciato la stagione con il mister che ha provato a dare un input a questa squadra, però bisogna trovare una soluzione. Costruendo dal basso facciamo fatica, non è una questione soltanto di reparto. Inglese deve avere continuità, l'altro calciatore polacco è giovane. Servono rifornimenti per le punte, il Parma in generale ha bisogno anche di altro. Per adesso non si è vista una creazione di gioco collettiva da parte della squadra".
È possibile escludere due giocatori come Man e Mihaila dalla rosa del Parma?
"C'è da valutare anche un altro discorso. Man è stato pagato molto, serve evitare di perderlo se non ci sono richieste soddisfacenti. Il giocatore secondo me ha in campo un atteggiamento che può essere sbagliato, a volte sembra che sia un po' lezioso. Mihaila è stato sfruttato a tutta fascia, ma le sue caratteristiche sono ideali in un 4-3-3, così come Man. Andrebbero recuperati perché le alternative non sono poi così tante. Man deve essere anche motivato, pur avendo avuto già qualche offerta. Possono entrambi dare di più a questa squadra. E' anche una questione tattica, essendo loro due esterni, servono delle soluzioni adeguate. Ma ho ancora fiducia in loro".
In vista della prossima finestra di campionato, in quale reparto il Parma dovrebbe rinforzarsi?
"Bisogna capire prima di tutto quale strada si vuole percorrere. Bisogna fare i conti anche con quelle che sono le situazioni singole dei giocatori. Il campionato è ancora lungo, dipende tutto da come vogliono andare avanti a livello societario, se con questo allenatore o con altri tipi di convinzione. Sicuramente in fase d'attacco c'è confusione, ci sono giocatori con caratteristiche diverse. A centrocampo prenderei due giocatori di spessore o comunque di categoria, ci vuole equilibrio, Brunetta e Vazquez non possono coesistere con gli attaccanti. Serve gente di categoria, non solo i nomi. L'idea iniziale del mister secondo me è già naufragata. Mi sembra chiaro che agli occhi di tutti sia proprio la mediana il problema principale. Con gli interpreti attuali si fa davvero fatica. Serve gente di interdizione, quantità e qualità. Serve equilibrio, il Parma adesso non lo ha. Le altre squadre vanno anche più avanti di noi. Ieri siamo stati asfaltati nel secondo tempo, ci sono davvero tante cose da rivedere".
Maresca è l'uomo giusto per portare a termine il progetto?
"Io tendenzialmente, pur essendo uomo di calcio, sono dell'idea di dare fiducia in generale. Però anche lui deve cercare di dare qualcosa in più a questa squadra, che ha già un bel po' di lacune. Non si evidenzia una caratteristica positiva in questa squadra, se non il carisma e la qualità di Buffon. Le priorità sono venute a mancare, a livello fisico siamo carenti e manca la fase di pressing. C'è chi mantiene il possesso palla, fa contropiede o attende gli avversari. Adesso come adesso, faccio fatica a trovare qualcosa di positivo in questa squadra. Serve una scossa, decisamente. Maresca viene dal Manchester City, ma la sua squadra era già collaudata e deve dimenticare ciò che è stato. Bisogna lavorare sulla testa e sulla condizione dei giocatori e poi su tutto il resto. Quello che al Parma manca è la mentalità. Ieri però ci sono stati 45 minuti a senso unico, soffrire contro una squadra discreta come il Cosenza non è il massimo".
Cosa ne pensa delle dichiarazione del tecnico ducale dopo la partita Parma-Cosenza?
"E' difficile anche per lui commentare queste prestazioni, ora l'unica cosa è lavorare e capire cosa correggere. Poi gli va dato atto del fatto che ha ammesso le sue responsabilità, ma anche i giocatori ne hanno. Che lui ci creda per vincere il campionato è normale, ma è passato del tempo ed è anche vero che pur se siamo a ridosso della zona playoff le prestazioni lasciano qualche dubbio. Ormai sono passate tante giornate e devi renderti conto che la situazione è difficile. Devi tamponare l'emorragia e questa la tamponi solo con lavoro e convinzione. Devi rimanere agganciato al treno del campionato, ma anche i giocatori devono avere personalità".
Il Parma ha ancora speranze di ottenere la promozione diretta?
"Nel calcio i pronostici spesso sono sovvertiti. Sono passate talmente tante giornate che tutto è cambiato. Per la promozione diretta tutto è molto difficile, poi magari va sistemata la squadra. Noi e il Monza allo stato attuale stiamo facendo molta fatica, forse col potenziale economico migliore di tutte le altre".
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