Buffon: "Vanoli lo conosco dai tempi di Parma. Lo apprezzo da tempo. Italia? Obiettivo Mondiale 2026"

Gianluigi Buffon è tornato a Parma qualche settimana fa e, questa mattina, a La Stampa ha toccato diversi temi anche sull'Italia e i prossimi obiettivi. "C’è una qualificazione per il 2026 da centrare: deve essere il nostro primo obiettivo - ha sottolineato l'ex numero uno crociato -. Il 6 giugno ci aspetta la trasferta di Oslo, appuntamento cruciale nel cammino del nostro girone. A un certo punto ci sono momenti in cui devi tirare fuori un po’ di sana follia, di arroganza e presentarci dicendo che noi vogliamo il Mondiale, a prescindere da voi…".
Su Donnarumma: "Faccio fatica a trovare portieri più forti di lui: Gigio è una garanzia, di più, e il merito è tutto suo, della sua voglia di migliorarsi. E alle sue spalle siamo messi bene perché c'è una filiera che sta sfornando talenti eccezionali". Poi ha toccato l'argomento Juve con il gesto di Yildiz (gomitata a Bianco e rosso diretto): "Un gesto istintivo, sbagliato, ma non cattivo: fa parte del processo di crescita per un ragazzo non ancora ventenne. Gli farà bene, ha capito di essere andato oltre già uscendo dal campo: ora, però, non buttiamogli la croce addosso, niente processi o moralismi. Si è scusato in un secondo".
A chiudere un amarcord tutto gialloblu con due parole al miele per Vanoli, allenatore del Torino: "Sono contento per Paolo: abbiamo anche giocato insieme nel Parma, lo conosco bene e apprezzo da tempo per come vede il calcio e per la passione che ci mette nel suo lavoro. Un allenatore dal cuore Toro. E non mi meraviglierei di ritrovarlo, tra qualche tempo, su una delle panchine più pesanti".
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