Feddal: "Troppe situazioni complicate in carriera: Siena, Parma e il terremoto. Ora basta e faccio l'allenatore"

21.08.2024 10:45 di  Alessandro Tedeschi   vedi letture
Feddal: "Troppe situazioni complicate in carriera: Siena, Parma  e il terremoto. Ora basta e faccio l'allenatore"

Zouhair Feddal ha detto basta. Chiude un capitolo, quello del calciatore professionista per aprirne uno nuovo. Il marocchino, noto al calcio italiano per i suoi trascorsi con Parma, Siena e Palermo parla delle sue prospettive future, da allenatore, ai microfoni di TMW: "Ho sofferto moltissimo senza calcio e soffro ancora. Ho giocato tutta una vita, ero abituato a fare la preparazione ed è una strana sensazione esserne fuori. Voglio sentire ancora l'erba, lo spogliatoio, comunicare con i giocatori. Sono cresciuto in questo sport".

C'è stato un momento in cui ti è stata chiara la scelta? "Sono andato al Valladolid, dove non mi sono trovato bene. Poi la Turchia, un campionato che non conoscevo. Dopo che è andato via l'allenatore, Farioli, si sono succeduti diversi tecnici. Poi è arrivato il terremoto, il campionato che si è fermato. Avevo 33 anni e non avevo giocato molto, mi ero fatto male. Dopo un'estate senza ricevere niente di interessante mi son detto: mi prendo le mie licenze di allenatore, mi preparo e ora voglio venire in Italia per aggiornarmi. Voglio vedere dal campo gli allenamenti".

Nella tua nuova avventura quanto ti sarà utile l'esperienza in Serie A da calciatore? "Mi ha aiutato moltissimo. Amo il calcio italiano, sono arrivato in un momento forse sbagliato. Ero giovane, ho trovato situazioni complicate: il fallimento del Siena, i problemi al Parma. Al Palermo un prestito veloce, ma ho trovato un tecnico bravo come Iachini. Anche Donadoni era bravissimo, mi ha dato fiducia e minuti per mostrare il mio talento. Nel complesso l'Italia mi ha aiutato a crescere, a superare le difficoltà. ricordo a Parma dove pur senza prendere soldi davamo il 110%".