Buffon: "Smettere? Mai sentito così come ora. Posso dare ancora tanto a squadra e tifosi"

18.10.2022 10:01 di  Rocco Azzali   vedi letture
Buffon: "Smettere? Mai sentito così come ora. Posso dare ancora tanto a squadra e tifosi"

In collegamento dallo stadio Tardini il capitano del Parma, Gianluigi Buffon, è stato ospite nella trasmissione di DAZN condotta da Gianluigi Pardo, "Supertele", nel corso della quale ha toccato svariati argomenti. Di seguito alcune delle dichiarazioni del portiere crociato: “Smettere? Non ho paura di farlo, ma a Parma sto vivendo una dimensione di libertà che non ho mai vissuto negli ultimi anni. Questa sensazione è un qualcosa di imprescindibile per uno che vive il calcio come me. Continuo sempre a pormi degli obiettivi reali che penso di poter raggiungere anche a fronte delle prestazioni che continuo a fornire in campo ed anche al di fuori, nello spogliatoio, ad esempio, ma anche con lo staff, l’allenatore e la gente stessa. Credo che questi siano dei valori che uno deve far pesare sul tavolo nel momento in cui decidere se continuare a giocare o smettere”.

Cosa rappresenta per te il Tardini?
“Rappresenta un qualcosa di importante che mi ha sempre emozionato. Quando venni qua a 13 anni per firmare il mio primo contratto sognavo di giocare qui con un pubblico che gioisce per te, e nel giro di tre anni questo sogno si avverò. Oggi, come allora, vivo queste emozioni”.

Cosa farai quando appenderai i guantoni al chiodo?
"Allenare quotidianamente non mi fa impazzire come idea, ad oggi. Forse mi intrigherebbe maggiormente l’idea di fare il ct… Ritrovare tanti miei compagni che ora fanno gli allenatori anche in Serie B è un po’ strano, sono curioso di vedere De Rossi. Grosso e Inzaghi, invece, sono già anni che vengono usurati da questo lavoro (ride, ndr)...”.

Ai nostri microfoni ha parlato poco fa Italiano. Cosa ci puoi dire riguardo a lui. come allenatore?
“Ho grande ammirazione di Italiano. Non ha mai sbagliato un campionato ed è uno degli esponenti italiani di maggior livello”.

Da portiere, come valuti il dualismo tra Onana ed Handanovic?
"La coo-titolarità può essere un beneficio del portiere che si sente titolare. Negli ultimi anni alla Juve, con Neto e Szczesny, ed al PSG con Areola, l’ho sempre accettata volentieri, perché sapere che ci fosse qualcuno che potesse darmi il cambio in certi momenti della stagione era un toccasana”.

Cosa ne pensi di Maignan?
“Ho fatto i complimenti a Maldini per averlo acquistato, quando ero a Parigi mi aveva impressionato”.

Quali sono i tre migliori portieri al mondo oggi?
"Courtois, Donnarumma e Oblak/Neuer”.

Quali sono, secondo te, i migliori portieri emergenti in Serie A?
"Negli ultimi due anni il serbatoio dei portieri è tornato a riempirsi. Provedel alla Lazio e Falcone al Lecce stanno trovando la loro dimensione, ma penso che Vicario possa ambire alla Nazionale”.

Quali suggerimenti puoi dare alla Juventus?
“Contro il Torino l’ho rivista convincente, penso possa essere il primo passo per rioccupare le posizioni alle quali deve ambire. In questi momenti certi consigli possono dare fastidio, e proprio l’altro giorno ho scritto un messaggio al presidente Agnelli solo per mandargli un abbraccio…”.

Questa sera hanno assegnato a Benzema il Pallone d'Oro. Meritato?
“Benzema merita il Pallone d’Oro, ma nel calcio c’è un abuso nel voler idolatrare solo certi giocatori rispetto altri che sono meno mediatici. Haaland? Troppo facile parlarne ora, è un Avatar. Ha una potenza fisica, dei numeri ed un’incidenza sulle partite che è stratosferica. Però i conti si fanno alla fine...”.

Chi pensi possa vincere lo Scudetto? Ed il Mondiale?
"Atalanta... Sul Mondiale ho meno dubbi: dico Argentina o Brasile”.

Cosa ne pensi del murale di Maradona a Napoli?
"È un qualcosa di iconico che fa capire quanto importante sia il calcio in determinate realtà. A Napoli, con la passione che hanno, si è portato Diego ad un qualcosa di ultraterreno: questo è il bello del nostro mestiere”.