Un addio dettato da incomprensioni: Ribalta lascia Parma dopo solo un anno
Un fulmine a ciel sereno ha scosso la giornata di Parma. Dopo un solo anno in servizio, Javier Ribalta saluta l'Emilia e si dimette dal suo ruolo di Managing Director-Sport, rinunciando ad altri due anni di contratto e preferendo interrompere la sua avventura a Parma prima dell'inizio della sessione estiva di mercato, con il ruolo di allenatore ancora vacante. Una scelta di principio quella del manager spagnolo, che ha preferito lasciare vista la differenza di vedute con il presidente Kyle Krause, che per il Parma ha in mente il solito schema: giovani e internazionalità. Idee che andavano a cozzare con la volontà di Ribalta, intenzionato a costruire un calciomercato più bilanciato, con un mix tra prospetti interessanti e giocatori già formati, adatti ad un campionato complesso come quello di Serie B, che in questa stagione è mancato terribilmente.
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Tredici mesi dopo la presentazione, Krause si separa dai due uomini che aveva scelto. In dicembre era toccato al Managing Director-Corporate, Jaap Kalma, salutare l'Emilia, "colpevole" di una campagna abbonamenti rivelatasi un disastro e che aveva aperto a scricchiolii con la presidenza. Ora l'addio di Ribalta, dopo un anno nettamente deludente, ma a cui però era stata ribadita fiducia nelle scorse settimane. Prima del nuovo ribaltone, delle incomprensioni, proprio a poche ore dall'annuncio del nuovo allenatore, Fabio Pecchia, che non sembra essere in discussione. Un colpo di scena che disegna l'ennesimo anno zero a Parma, che non sembra avere pace da diverso tempo a questa parte. Il tempo per riorganizzare un corpo dirigenziale ora è poco, la speranza è che il presidente Krause sappia come agire, perché, come abbiamo visto negli ultimi due anni, i soldi non bastano a costruire progetti vincenti.