Baraldi: "Il sacrificio di Adriano fu inevitabile per salvare il Parma. Eravamo un gruppo unito"

27.11.2024 09:18 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Baraldi: "Il sacrificio di Adriano fu inevitabile per salvare il Parma. Eravamo un gruppo unito"
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© foto di Federico De Luca

Intervistato ai microfoni della Gazzetta di Parma, l'ex dirigente dei crociati Luca Baraldi - che ha lavorato anche con la Lazio - ha parlato tra le altre cose dei suoi trascorsi in gialloblu. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni: "Dopo il crac Parmalat mi chiamò Enrico Bondi, a Collecchio chiudemmo l'accordo in cinque minuti. Nonostante tutte le difficoltà, arrivammo quasi in Champions. La città era con noi: la vicinanza di tifosi e tessuto imprenditoriale era addirittura commovente. Il sacrificio di Adriano? Inevitabile. Quei 24 milioni per la metà del cartellino rappresentarono il capitale che ci consentì di andare avanti e salvare il Parma. Riuscimmo a farlo grazie ad operazioni di mercato compiute durante la mia precedente gestione. Non solo Adriano: avevamo preso anche Gilardino, poi ceduto al Milan nell'estate del 2005, e Bonera. Oltre a Mutu e Bresciano che fecero grandi cose. Avevamo scelto di puntare sui giovani, dopo aver salutato i big: la mia prima operazione da dirigente del Parma era stata la cessione di Buffon alla Juve, seguita da quella di Thuram". 

E sulla salvezza nello spareggio con il Bologna:
"Eravamo una famiglia. Lo ha ricordato di recente pure Sebastien Frey, ragazzo generoso come pochi. Un gruppo unito, con Gedeone Carmignani
in panchina e Lorenzo Minotti team manager: potevamo sfidare chiunque. Come alla Lazio, anche qui c'erano ragazzi eccezionali".