Come salvare il calcio italiano? Berruto: "Ius Soli sportivo, altrimenti non chiediamoci dove sono i nostri Yamal"

13.07.2024 12:41 di  Niccolò Pasta   vedi letture
Come salvare il calcio italiano? Berruto: "Ius Soli sportivo, altrimenti non chiediamoci dove sono i nostri Yamal"
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Ex commissario tecnico della nazionale di volley e oggi parlamentare, Mauro Berruto ha parlato ai taccuini di Tuttosport, provando a dare alcune idee per risollevare il calcio italiano, reduce da una cocente eliminazione all'Europeo: "Ripartire dai settori giovanili. C’è un problema di selezione dei talenti e di formazioni dei giovani. Si punta a vincere nei settori giovanili, senza curarsi che l’obiettivo è creare dei giocatori. C’è troppa tattica e poca tecnica, c’è una prevalenza del fisico sul talento. Servirebbero degli allenatori ad hoc, anzi dei formatori. Una volta studiai il modello islandese: hanno gli abitanti della provincia di Asti, ma riescono a competere ad alto livello negli sport di squadra.

Da loro la piramide degli allenatori è al contrario: per allenare i ragazzi serve un tesserino molto difficile da conseguire e corsi estremamente formativi, mentre paradossalmente è più facile allenare le prime squadre. Ma è giusto così: con i ragazzi ci vuole più preparazione, anche a livello pedagogico".
 
Altro punto in scaletta? 
"Lo Ius Soli sportivo è un’emergenza per tutto lo sport nazionale. In questi giorni ci chiediamo dove sono i nostri Yamal, ma prima sarebbe importante ricordarci che il diciassettenne Yamal, nato in Spagna da due genitori stranieri, in Italia non avrebbe neanche il passaporto italiano per giocare in nazionale. Ma il calcio troppo spesso non approfitta dei campioni di seconda generazione neanche quando, a diciotto anni, finalmente possono averlo il passaporto. Nel volley e nell’atletica, invece, sì".