Il mercato è alle porte: i rinforzi servono subito, come interverrà il Parma?

Per un'analisi della sessione invernale del mercato ducale è fondamentale ripartire dalle parole spese sull'argomento da Fabio Pecchia durante l'ultima conferenza stampa pre-partita del 2024: "Abbiamo quattro giocatori che hanno subito operazioni, è evidente che il mercato ci servirà per intervenire. Dal punto di vista numerico questa rosa va reintegrata. Quattro operazioni sono straordinarie", ha detto il tecnico di Formia prima della sfida contro il Monza. Il riferimento è a Kowalski, Osorio, Circati e Charpentier: di fatto Bernabé non è andato sotto i ferri, ma la sua assenza è forse la più grave, anche se un nuovo innesto per il centrocampo, allo stato attuale, non sembra essere una priorità dalle parti di Collecchio. La crescita di Keita e le certezze che danno Sohm (e Hainaut, ndr) evidentemente lasciano tranquillo staff tecnico e dirigenziale. 

Il reparto che verrà rinforzato in modo massiccio sarà la difesa, con due o forse persino tre innesti. Un centrale e un laterale di sinistra sono delle virtuali certezze alla voce "nuovi arrivi", anche se Di Chiara decidesse di chiudere l'anno a Collecchio, di fatto da corpo estraneo al gruppo squadra titolare (zero minuti in questi primi cinque mesi di stagione per lui). La delicata situazione contrattuale di Coulibaly però non può essere sottostimata ed è anche per questo che i ducali andranno sul mercato alla ricerca di laterale, oltre che del tanto chiacchierato centrale, che potrebbero anche essere due. 

Infine, l'assenza fino al 25/26 di Charpentier e la giovane età di Bonny dovrebbero portare all'investimento su un nuovo attaccante, considerate anche le condizioni imperfette di Benedyczak, che avrà bisogno di settimane, se non di mesi, per tornare a regime completo. Una punta che però non sarà certo il prototipo del centravanti d'area di rigore, ma ancora una volta un attaccante capace di svariare e dare molto alle mezzepunte ducali di fare la differenza con gli inserimenti. E giocatori così, in giro per il mondo, non sono poi molti.  

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