Perché non arriverà un bomber di razza? La risposta dalla heat map di Bonny
Con l'avvicinarsi dell'inizio del campionato, Pecchia ancora attende rinforzi in più reparti, a partire da quello offensivo. Come però già anticipato da Pederzoli, difficilmente arriverà un vero bomber di razza: "Fabio vi ha abituato alla sua maniera di vedere il calcio. Ormai è da tempo che siamo qui, credo si sia capito che si deve parlare di reparto offensivo, non di singola punta. Interverremo, qualcosa verrà fatto ma sarà un giocatore utile al modo di far calcio del mister". Per il modo di giocare della squadra, probabilmente il centravanti di razza non è funzionale. Non lo scopriamo di certo oggi: l'estate scorsa di questo periodo, Antonio Colak faceva il suo esordio in maglia crociata. L'attaccante croato arrivava per portare gol a raffica e trascinare il Parma in Serie A. Il Parma in Serie A ci è tornato, ma Colak ha giocato pochissimo e al suo posto ha trovato spazio Bonny. Il francese interpreta il ruolo di attaccante in modo del tutto diverso rispetto a un bomber come Colak: tanto movimento a svariare su tutto il fronte offensivo, diverse giocate decisive per mandare in porta i compagni e poca presenza dentro l'area.
Perché Pecchia ha bisogno di un giocatore alla Bonny?
Il 4-2-3-1 schierato dal mister fa grande affidamento sul talento e sull’estro dei giocatori in trequarti. Avere un attaccante statico porterebbe inevitabilmente la manovra ad essere più prevedibile. I movimenti di Bonny invece permettono di aprire gli spazi all’interno delle difese avversarie, dando la possibilità ai giocatori alle sue spalle di inserirsi con maggiore frequenza. I numeri di Man, Benedyczak e Mihaila sono cresciuti anche grazie al francese, che con i movimenti tra le linee ha reso imprevedibili le azioni offensive della squadra. Un nuovo bomber di razza, seppur potrebbe portare qualche gol in più rispetto a Bonny, andrebbe ad impattare negativamente sulla manovra di squadra.
Tutto ciò che è appena stato detto lo ritroviamo dalla heat map dell’attaccante crociato. Che cos’è una heat map? Una heat map di un calciatore è una rappresentazione visiva che mostra le aree del campo di gioco dove il calciatore ha passato più tempo. Il colore rosso indica dove è stato trascorso più tempo, mentre il verde-blu dove si è passato meno tempo. Guardando l’heat map di Bonny (a fine articolo) possiamo vedere come l’attaccante si muova spesso in ampiezza, allargandosi sulle corsie, e venendosi a prendersi il pallone fuori dall’area. Di conseguenza fa molta meno presenza dentro l’area di rigore. La differenza rispetto ad altri attaccanti è netta. Prendiamo in esame ad esempio la heat-map di Pohjanpalo (a fine articolo): l’area di maggiore presenza è senza dubbio il cuore dell’area di rigore.
Ecco perché, tra i tanti bomber di razza, Pecchia continua a scegliere Bonny. Ora il classe 2003 è chiamato a reggere il peso dell’attacco anche in Serie A. Un compito non semplice, ma c’è molta fiducia nelle capacità del francese. La speranza è che il suo rendimento sia arricchito anche da qualche gol in più. Al suo fianco i compagni dell’ultima stagione, pronti a trarre beneficio dal suo lavoro sporco. Oltre ad un nuovo innesto dal mercato, un esterno o una mezza punta, che Pecchia aspetta nelle prossime settimane.
A seguire le due heatmap prese in esame: