Ribalta: "Tutti vogliamo tornare subito in A, anche Maresca. A centrocampo andiamo bene così"
Come già anticipato nella prima parte dell'intervista pubblicata, vi proponiamo la versione integrale delle dichiarazioni rilasciate dal Managing Director-Sport del Parma Javier Ribalta, ospite radiofonico della trasmissione 'Calcio e Calcio', in onda ogni giovedì sera su 12TvParma, che ha risposto alle domande degli opinionisti in studio ed ai messaggi arrivati dai tifosi.
Maresca è a rischio? Sono stati fatti anche alcuni nomi come suoi possibili successori, come Gattuso e Ranieri.
"Nulla di vero, Maresca è il nostro allenatore e sarà il nostro allenatore. Sono totalmente infondate queste voci che circolano".
Questa squadra non ha ancora una sua identità, concede troppo ed è troppo lenta nel costruire. Maresca dice che il gruppo sta crescendo, tu sei preoccupato o credi che da qui in avanti la squadra migliorerà?
"Quando inizi un percorso ci vuole sempre tempo, costruire è più difficile che distruggere. Ci metti tempo a costruire un percorso lungo come quello che vogliamo intraprendere ed è normale incontrare difficoltà all'inizio. Tanti giocatori sono arrivati all'ultimo, molti giocatori ancora non sono al top della condizione, tra chi aveva problemi fisici, non abbiamo ancora avuto il gruppo al completo e tutt'ora non lo abbiamo: Osorio, Mihaila e Inglese non sono al top. È normale ci voglia tempo, detto questo non vedo tutto questo allarmismo".
8 punti dalla vetta sono già tanti. I passi falsi che possiamo permetterci diventano pochi.
"Ci sono tante squadre forti che ancora perderanno tanti punti, secondo me è lunga e abbiamo tempo. È chiaro che dobbiamo cominciare a vincere delle partite. Chiaro che veniamo da una settimana brutta. Siamo i primi ad essere arrabbiati e delusi, dall'allenatore ai giocatori. Domenica abbiamo già la possibilità di rimediare, contro la capolista in casa, non c'è migliore situazione".
Nella trasferta di Terni, avevamo solamente due centrocampisti tra i convocati. Non pensa che la coperta sia un po' corta in quel ruolo?
"Non direi coperta corta. A centrocampo abbiamo Schiattarella, Juric, Sohm, Vazquez e giocatori che possono giocare in quel ruolo, come Brunetta e Delprato. A Terni avevamo due centrocampisti se consideriamo Brunetta un attaccante, ma in realtà poi ha giocato in mezzo. Avevamo Schiatterella e Vazquez indisponibili, quindi eravamo in emergenza".
Quest'estate, Maresca, durante un'intervista a SportWeek, disse: "Voglio portare il Parma in Serie A in due anni, ma proveremo ad anticipare i tempi". Queste sue dichiarazioni non vanno in contrasto con quello che la dirigenza ha sempre voluto far capire fosse l'esigenza del club, ossia tornare subito in Serie A?
"Queste sono sfumature, non ci siamo mai nascosti nel dire che vogliamo subito tornare in Serie A, ed anche Enzo vuole riportare subito la squadra in Serie A, dato che è stata allestita una rosa per poterlo fare. L'esempio che il mister citava in quell'intervista, il Leeds di Marcelo Bielsa, può essere valido: quella squadra, nel campionato di Championship (Serie B inglese, ndr) era stata costruita per essere promossa, non riuscendoci, però, alla prima stagione, ma utilizzando quell'anno per amalgamare il gruppo e creare una macchina perfetta che il secondo anno vinse agevolmente ed al terzo anno con Bielsa alla guida, arrivò decimo in Premier League, da neopromossa. Oggi è una realtà affermata del football inglese, che potrà solo che fare passi in avanti: se lo chiedi ai tifosi del Leeds firmerebbero altre cento volte per rifare quel percorso. Se le cose vengono fatte bene, e ci vorrà un anno in più, non ci sono problemi. Ciò non toglie che vogliamo tornarci subito".
Quanto tempo serve per vedere il vero Parma?
"Non so dirvelo, ma il tempo che l'allenatore ha avuto per lavorare con il gruppo al completo non è stato molto. Altre squadre che non cercano di fare un calcio come il nostro hanno impiegato meno tempo, anche perché hanno cambiato meno rispetto lo scorso anno. Io, però, vedo un gruppo di qualità che lavora molto bene: il Parma è una squadra forte".
A Terni è stato sbagliato l'approccio alla gara?
"Non penso sia stato sbagliato l'approccio, anche perché non siamo stati asfaltati nel primo tempo: subito le due squadre si sono studiate, poi, non mi piace trovare scusanti, ma il terreno di gioco era un disastro! In pessime condizioni, e per chi vuole giocare a calcio viene difficile mettere in pratica quello che si vorrebbe fare. L'approccio penso sia stato buono, ma non abbiamo ancora quella continuità di rendimento nei novanta minuti e la mentalità di gruppo per tuta la gara. Forse contro la Cremonese, invece, siamo mancati un po' all'inizio...".
Messaggio di un tifoso: "Secondo lei, se saremo invischiati nella lotta per non retrocedere, saremo in grado di salvarci?".
"Eeh...esagerato!".
Com'è l'umore del presidente dopo queste ultime gare?
"Krause l'ho sentito questa mattina e lui, come sempre, è molto carico e guarda già avanti. Una persona davvero inossidabile, è incredibile l'energia positiva che sa trasmettere".
Abbiamo visto, nelle recenti partite, che le squadre ci attaccano sempre dalla parte di Sohm. Non lo vedremo più nella posizione di terzino? Anche a centrocampo lo si è visto un po' spaesato, forse sta soffrendo questa sua doppia collocazione.
"Simon, per come lo vedo e per come sta lavorando, mi sembra molto più sereno rispetto l'ultima parte della scorsa stagione. Non avrà fatto prestazioni da incorniciare ultimamente, ma, poverino, penso si stia esagerando su di lui: io non farei drammi. Poi, sulla sua collocazione tattica in campo ci pensa il mister ed io non voglio entrare in questi argomenti. Io con Enzo ci parlo e lui è contento del giocatore e dell'impegno da lui profuso negli allenamenti e in partita ".
Siete preoccupati in squadra per la positività al Covid-19 di un elemento?
"Per ora stanno tutti bene: penso che il vaccino abbia aiutato il resto del gruppo. Anche il ragazzo sta bene, posso dire questo".