La sorte non alimenta i timidi segnali di vita crociati. Ora serve una scintilla, che arrivi dal campo o dall'esterno

11.02.2025 00:00 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
La sorte non alimenta i timidi segnali di vita crociati. Ora serve una scintilla, che arrivi dal campo o dall'esterno
© foto di Alberto Benaglia/ParmaLive.com

Il Parma visto a Cagliari domenica non è ancora nemmeno lontano parente della squadra arrembante e sbarazzina delle prime giornate di campionato, ma almeno ha portato in campo qualcosa in più rispetto alle prestazioni piatte offerte contro Genoa, Venezia e Lecce, per guardare solo all'ultimo mese. Sono arrivati segnali di vita da parte dei crociati che con il ritorno di Bernabè hanno provato a gestire il pallone e sono tornati a far passare il gioco dal centrocampo, senza affidarsi a lanci lunghi o giocate forzate. Di questo ne ha giovato certamente anche un attaccante come Bonny, che è tornato a giocare palloni puliti e a creare occasioni da gol.

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Ma nonostante questo è arrivata un'altra sconfitta, meno meritata delle altre e per questo forse anche più dolorosa. Fino alla rete del Cagliari i sardi avevano spaventato Suzuki (che nel primo tempo ha messo paura ai tifosi crociati più di quanto abbia fatto il Cagliari) solo con il colpo di testa di Mina finito sul palo. Poi nel momento in cui il Parma sembrava in controllo delle operazioni ecco che la sorte ci ha messo del suo: Vogliacco è stato sfortunato, oltre che ingenuo per la posizione del corpo, più attenta a non creare rigori che ad intercettare il pallone. E poi ecco la magia di Coman, dopo un minuto in Serie A, a dare un'ulteriore mazzata al morale crociato.

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Una reazione è arrivata, d'orgoglio, con la palla gol creata sul cross rasoterra di Hernani, con la rete di Leoni e con un altro paio di conclusioni almeno tentate. La sensazione è quella che manchi di nuovo quella famosa scintilla invocata a gran voce già alcune stagioni fa, prima da Maresca e poi da Iachini. Ma anche dallo stesso Pecchia nella prima stagione crociata, quando poi da dicembre in avanti partì una cavalcata che portò il Parma alla semifinale playoff.

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Ma dove trovare quella scintilla? Sarebbe buona cosa arrivasse dal campo con una bella vittoria (e sotto questo aspetto la gara contro il Milan sarebbe stata perfetta e per questo ancora fa male) che dia ossigeno e morale. Ma il tempo stringe e non si può aspettare che arrivi per grazia divina questa vittoria. Serve uno sforzo da parte di tutti, in campo in primis ma anche da fuori. La famosa scintilla può arrivare dall'esterno e ancora una volta i tifosi possono dimostrare quanto importanti siano per questa squadra: tutti uniti contro la Roma, magari con un incontro a Collecchio la sera prima della sfida o magari con un bel corteo per entrare al Tardini tutti insieme a piedi e sfruttare la carica dell'ambiente. Perché Parma e il Parma possono e devono uscire da questa situazione. Insieme.