"Non crediamo in questi metodi", ma due settimane (e due sconfitte) dopo, ecco il cambio di rotta. Ancora "tutti dentro", ma senza Pecchia

18.02.2025 00:00 di  Alessandro Tedeschi   vedi letture
"Non crediamo in questi metodi", ma due settimane (e due sconfitte) dopo, ecco il cambio di rotta. Ancora "tutti dentro", ma senza Pecchia
© foto di Rocca/ParmaLive.com

Domenica è arrivata la quarta sconfitta consecutiva per il Parma, con quattro partite veramente differenti tra loro: prima la quasi impresa di Milano, con il Milan che ha segnato due reti nel recupero, poi la brutta prestazione interna contro il Lecce, a seguire la sfortunata sfida di Cagliari ed infine ecco la gara contro la Roma, fortemente condizionata dall'episodio dell'espulsione di Giovanni Leoni nel primo tempo, con conseguente rete giallorossa.

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Un Parma terzultimo al quale da settimane manca quella scossa, quel risultato che avrebbe segnato la svolta e ridato entusiasmo e positività all'ambiente in una corsa alla salvezza che non è certamente ancora compromessa, con l'Empoli distante una sola lunghezza e l'Hellas Verona a tre. Probabilmente in società si è sperato fino all'ultimo che questa scossa arrivasse dal campo, con una vittoria che avrebbe riportato il sorriso e ridato ossigeno ad una squadra che sembra aver perso le sue convinzioni e sicurezze.

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Nessuna vittoria e così si è deciso di dare una scossa dall'esterno, con un cambio di allenatore che inevitabilmente segnerà una rottura con il progetto crociato attuato fino ad ora. "Non crediamo in questi metodi e non crediamo ci sia bisogno di questo. C'è da lavorare con serietà e attenzione", diceva Pederzoli soltanto due settimane fa quando si parlava di esonero per Pecchia o di ritiro per la squadra. Quindici giorni, e due sconfitte, dopo, ecco il cambio di rotta. Che si spera possa dare frutti sin da subito per raddrizzare una classifica ancora non tragica, ma che con altri segni zero nelle prossime gare potrebbe diventare sempre più complicata.

La scossa societaria è arrivata, ora serve una risposta in campo con voglia di difendere la categoria. Ancora una volta con il "tutti insieme" di Pecchia. Ma senza Pecchia.

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