Ora più che mai bisogna dare il massimo. Può essere arrivato il momento di Pellegrino?

07.03.2025 00:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Ora più che mai bisogna dare il massimo. Può essere arrivato il momento di Pellegrino?

Mancano due giorni a Parma-Torino, ennesima gara di questa stagione complessa e sofferta per i colori gialloblucrociati. Sarà la terza uscita per Chivu da quando è sulla panchina emiliana, dopo la vittoria con il Bologna e la sconfitta con l'Udinese. Come abbiamo detto in altre circostanze, il mese di marzo sarà pieno di sfide salvezza per i crociati, dove la squadra emiliana dovrebbe fare il possibile per racimolare il massimo dei punti visto che ad aprile il Parma affronterà praticamente tutte big. Ma la realtà dei fatti è che a un certo punto è vietato fare calcoli: ogni gara è a sé, e quando si avvicina la fine della stagione non esistono più partite scontate. Perciò, a maggior ragione, il Parma deve più che mai tirare fuori il massimo. E guai a fidarsi del Torino dell'ex Vanoli: se è vero che i granata sono praticamente salvi, vuole anche dire che giocheranno con la mente sgombra, senza ansie dovute alla classifica. Proprio questa tranquillità apparente non deve far sì che i piemontesi vengano sottovalutati: sarebbe un errore madornale che il Parma non può certo permettersi.

LEGGI ANCHE: Verso Parma-Torino: Delprato dovrebbe farcela, in difesa tocca a Vogliacco

Intanto, il Parma è alle prese con evidenti problemi offensivi. Davanti si continua a segnare poco: il 2-0 con il Bologna è arrivato grazie a un rigore e un'azione di rimessa con i rossoblu sbilanciati in avanti, e a Udine i crociati hanno fallito due occasioni piuttosto clamorose. Insomma, se per ora nessun giocatore del Parma è andato oltre i cinque gol un motivo ci sarà. Pertanto, per ovviare a questo problema, qualcuno ha rilanciato l'idea di puntare su Mateo Pellegrino, acquisto di gennaio che peraltro nei due spezzoni disputati ha lasciato intravedere delle cose interessanti. Ciò significherebbe cambiare modulo, puntando su un 4-4-2 di non semplice attuazione visti i tanti esterni molto offensivi a disposizione di Chivu. Si vedrà. Quello che è certo è che il Parma, ora come ora, deve provarle tutte per provare a centrare una salvezza che, calendario alla mano, non appare l'impresa più semplice del mondo.