#Rewind2024 - Dicembre: inizio con il botto, ma percorso dissestato. Il Parma compie 111 anni
Benvenuto 2025! Nell'augurio che il nuovo anno possa portare grandi soddisfazione al popolo gialloblu, come ormai da tradizione, ParmaLive.com vi propone un piccolo recap mese per mese dell’annata appena conclusa. Il 2024 è stato un anno di gioia per i tifosi gialloblù, che finalmente sono tornati a festeggiare per le vie della città una promozione attesa da tre stagioni. Il Parma è riuscito a tornare nella categoria di sua competenza, la Serie A, ma dopo una prima metà tra alti e bassi, ora è chiamato a lottare con le unghie e con i denti per ottenere la salvezza nel 2025. Rivivremo quindi le emozioni dell’anno appena terminato, a partire dalla grande cavalcata della Serie B, passando per i festeggiamenti per la promozione fino alle prime emozioni della Serie A attualmente in corso. Ripercorriamo insieme l'anno passato, con la nostra rubrica #Rewind 2024.
Il mese di dicembre ha donato un inizio con il botto ai gialloblù, vincenti in casa contro la Lazio. Proprio quando la magia del Natale sembrava aver preso piega, eccola svanire sotto il cielo di Milano. Subito dopo la sconfitta contro i nerazzurri di Inzaghi, arriva quella inflitta dagli scaligeri tra le mura di casa, alla quale segue il ko dell’Olimpico. La portata finale è stata comunque dolce, concludendo l’anno con una vittoria last minute contro il Monza. Oltre alla buona riuscita dell’operazione di Osorio a Bordeaux per un’ernia discale, altre belle notizie hanno caratterizzato la fine dell’anno. Da Man premiato come miglior giocatore rumeno dell’anno, passano per capitan Delprato elogiato con il gialloblù d’oro 2024, fino alle 100 presenze di Mihaila in maglia crociata, il Parma ha molto da festeggiare, tra cui l’anniversario stesso del club. I ducali festeggiano i 111 anni dalla fondazione e presentano la quarta maglia dell’attuale stagione, promuovendo un potente messaggio di inclusione e solidarietà.
PARMA-LAZIO, I CROCIATI LASCIANO A BOCCA APERTA IL TARDINI
Nella prima domenica di dicembre i tifosi affollano il Tardini: 20.866 i presenti contro la Lazio, solo con il Milan lo stadio ducale è stato più capiente (21.808). La gara fin da subito si rivela scoppiettante e ricca di emozioni. Il Parma, per niente intimorito, cavalca verso la porta: Rovella si addormenta e in fase di impostazione appoggia debolmente per Romagnoli, Man legge tutto e intercetta il pallone, si presenta davanti a Provedel e di piatto sblocca la gara sotto il settore ospiti. Il primo tempo regala colpi di scena e scalda gli animi, ma è nel secondo che prende vita la baraonda. Al 53esimo la squadra di Pecchia realizza il raddoppio con Haj Mohamed che realizza la sua prima rete in Serie A, giornata per lui doppiamente speciale. Però, quando tutto sembra sotto controllo, la Lazio riesce ad accorciare le distanze, grazie all’incomprensione tra Valeri e Suzuki, di cui approfitta Castellanos. Ancora una volta, al 90esimo, ci pensa capitan Delprato a mettere il sigillo sulla vittoria. Il Tardini esplode di gioia e i tifosi gialloblù vivono un pomeriggio di festa.
INTER-PARMA, I CROCIATI NON REGGONO I RITMI E LE MOSSE SFOGGIATE DAI NERAZZURRI
La notte di San Siro è sia un’occasione per parlare di mercato, essendo che diversi obiettivi gialloblù son presenti nei taccuini nerazzurri, sia il match del traguardo delle 100 panchine per il tecnico crociato. La gara inizia con buoni ritmi, ma poco dopo arrivano le sfortune: Pecchia perde Balogh, restato a terra dopo una mischia, e tocca al giovane Leoni prendere il testimone. A cinque minuti dalla fine della prima frazione di gioco, Dimarco, ex della gara, col destro incrocia sul secondo palo, dove Suzuki non può arrivare. Se nel corso del primo tempo il Parma era riuscito a reggere i ritmi, alla ripresa i nerazzurri dominano, andando quasi subito in gol con Barella. Dopo un’altra decina di minuti Thuram fa il tris insaccando su calcio d’angolo. Il Parma sembra uscire dalla gara, perciò Pecchia mette in scena alcuni cambi ed è lì che arriva il gol della bandiera: Hernani taglia il campo palla al piede e scodella per Man, che viene però anticipato da un tocco di Darmian, il quale beffa il proprio portiere ed è 3-1.
PARMA-VERONA, GLI SCALIGERI RESUSCITANO AL TARDINI, MENTRE PER I CROCIATI SCENDE IL BUIO
Il Verona, ospite al Tardini, vede i crociati recuperare in extremis Balogh sventando l’allarme rosso in difesa. La gara però si mette subito nel peggiore dei modi, con gli scaligeri immediatamente sul pezzo, mentre il Parma sembra perdersi in un bicchier d’acqua. Dopo soli 5 minuti il Verona, con il colpo di testa di Coppola, sblocca il risultato. Nonostante il Parma traballi, cerca comunque di insistere e al 19esimo Sohm insacca in porta di piattone, dopo un salvataggio sulla linea da parte del portiere Ghilardi sul tiro di Bonny. Ristabilita la parità, ci si ferma al caldo in spogliatoio. Al rientro in campo arriva la doccia fredda: Harroui crossa perfettamente sul primo palo, dove arriva Sarr che incrocia riportando avanti gli ospiti. Se poi il Parma si divora il pareggio, il Verona non perdona, soprattutto quando, al 75esimo, Balogh si addormenta aprendo la strada a Tchatchoua. L’esterno mette dentro per Livramento che calcia davanti a Suzuki. Il portiere giapponese fa un miracolo, ma sulla respinta arriva Mosquera che insacca e scatena la festa del Verona. Il Parma sembra non crederci più, ma l’uomo partita, Simon Sohm, non ci sta e, allo scoccare del novantesimo, controlla dal limite e fa partire un rasoterra radente sul primo palo, che riapre i giochi per gli ultimi minuti. I tifosi provano a crederci, ma nessun sussulto smuove i cuori gialloblù nei minuti finali, lasciandoli amareggiati per la seconda sconfitta consecutiva.
ROMA-PARMA, FILM HORROR ALL’OLIMPICO, 90 MINUTI DA DIMENTICARE PER I GIALLOBLÙ
La squadra di Pecchia, giunta in trasferta nella città eterna, ha subito una grave batosta in un incubo durato 90 minuti. Nella splendida cornice di un Olimpico oltre i 60.000 spettatori, il Parma, partito con il piede giusto, si illude di aver ingranato la marcia adatta. Qualsiasi certezza si sgretola dopo soli 8 minuti, quando Balogh, vittima di un’ingenuità, stende Dybala in area di rigore. Dal dischetto l’argentino spiazza Suzuki e porta avanti i padroni di casa. Trascorrono pochi minuti e arriva il raddoppio: Dybala apre per Angelino, cross sul secondo palo a cercare Saelemaekers che al volo conclude sul primo palo sorprendendo un imperfetto Suzuki. Dopo lo scossone iniziale, la partita vede il Parma prendere diverse iniziative e attaccare bene ma difendendo malissimo. Nella ripresa la Roma insiste e trova il tris, grazie al gol di Dybala, arrivato con un pizzico di buona sorte. Una mazzata dietro l’altra, per un Parma tanto sfortunato quanto brutto. La Roma cerca il poker e, quando Mihaila in ripiegamento travolge Saelemaekers, Paredes sfrutta a dovere l’occasione dal dischetto. La partita ormai in totale disastro per il Parma, contando anche gli infortuni di Valeri e Delprato in una serata da film dell’orrore, si conclude con l’ultimo gol firmato da Dovbyk, che cala il 5-0.
PARMA-MONZA, 3 PUNTI PER INCORNICIARE POSITIVAMENTE IL 2024
Il Parma ospita al Tardini i biancorossi ereditati da Bocchetti, dopo l’esonero di Nesta. Il Parma entra in campo in punta di piedi, quasi spaventato, soprattutto dai primi pericoli creati da Maldini e sventati da Valenti, in uno dei quali interviene anche il VAR a favore dei gialloblù. Nonostante ciò, la formazione crociata continua a soffrire e non riesce più ad uscire dal momento nero. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, con i fischi del Tardini a sottolineare una brutta prestazione. Dopo una prima frazione sottotono, Pecchia decide di cambiare le carte in tavola: fuori Cancellieri e Keita, dentro Bonny e Valeri. L’episodio però che cambia la partita, dopo un avvio di ripresa equilibrato, arriva al 51esimo: Coulibaly, arrivato in area, viene steso da Pablo Marì. La Penna non fischia, ma viene richiamato al VAR: : dopo aver rivisto le immagini, il fischietto romano assegna il rigore ed estrae il giallo per Pablo Marì, già precedentemente ammonito e che lascia il Monza in dieci. Dal dischetto va Hernani che conclude di potenza, Turati tocca ma la palla entra in rete. In un solo episodio cambiano le sorti della gara. Le cose si complicano quando, al 68esimo, il Parma perde Hernani, vittima di un problema muscolare, e all’85esimo arriva il fattaccio: la difesa gialloblù si addormenta, Martins mette in area per Pedro Pereira, perso da Coulibaly, che a tu per tu con Suzuki insacca, gelando il Tardini. Dopo le tre sconfitte consecutive contro Inter, Verona e la figuraccia con la Roma, il Parma non si poteva permettere una nuova disfatta. Lo sa bene Valenti che, seppur la squadra faccia fatica e arranchi, riesce ad approfittare dell’ultima palla della partita. L’incornata dell’argentino, su cross di Mihaila, salva i gialloblù e incornicia positivamente il 2024.