3, il numero imperfetto: per la quarta volta quest'anno il Parma ha subito tre reti. E le coppie dei centrali...
Nell'immaginario collettivo il "3" rappresenta la perfezione, ma per il Parma di quest'anno non è di certo il numero da giocarsi alla roulette, quantomeno se si parla di gol subiti. Al "Braglia" contro il Modena la formazione guidata da mister Fabio Pecchia ha incassato tre reti per la quarta volta nel corso di questo torneo: quattro partite nelle quali Leandro Chichizola è stato costretto a recuperare il pallone in fondo al sacco in ventidue gare disputate. Un dato da non ignorare questo e che anzi andrebbe analizzato più approfonditamente visto che i crociati, ad oggi, sono meritatamente in testa alla classifica dalla prima giornata. È possibile che una squadra saldamente al comando di una competizione tosta come la Serie B possa soffrire di certe amnesie in fase difensiva così spesso nell'arco di novanta minuti? Solitamente si dice che i campionati si vincono con le difese più solide ed in effetti, quella ducale, è ancora la seconda tra le migliori delle venti squadre partecipanti - alle spalle di quella grigiorossa della Cremonese - con all'attivo ben nove clean-sheet in ventidue incontri, ma quanto accaduto contro Venezia, Lecco, Palermo ed appunto sabato scorso contro il Modena è piuttosto bislacco.
In queste quattro partite il Parma ha schierato sempre difese diverse: Pecchia, infatti, tende spesso ad alternare le coppie dei centrali di retroguardia, ma non sempre questo modus operandi ha pagato nell'economia degli incontri. All'andata al "Penzo" contro i lagunari in mezzo alla linea a quattro c'erano Enrico Delprato e Yordan Osorio, con il Lecco Botond Balogh e Alessandro Circati - poi sostituito da Delprato -, mentre contro i rosanero i due centrali erano Delprato e Balogh ed infine al "Braglia" sabato scorso Balogh-Osorio. Insomma, il tecnico le ha provate un po' tutte, spesso centrando in pieno le scelte di formazione, ma talvolta gli errori sono parsi grossolani. Per il prosieguo del campionato servirà un'accoppiata solida ed affidabile per non sperperare quanto di buono fatto sino a questo momento.
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