PL - Bia (2ª parte): "Per sostituire Circati fiducia a Leoni, ma occhio a Trabucchi"

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13.10.2024 08:20 di  Rocco Azzali   vedi letture
PL - Bia (2ª parte): "Per sostituire Circati fiducia a Leoni, ma occhio a Trabucchi"
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Alla vigilia della sfida contro il Bologna andata in scena la scorsa domenica, ParmaLive.com aveva deciso condividere con i lettori una panoramica del match raccontata da Giovanni Bia, nonché doppio ex delle due formazioni che l'indomani si sarebbero affrontate sul manto erboso del "Dall'Ara". Nel corso della lunga chiacchierata con il noto procuratore sportivo sono state toccate diverse tematiche interessanti e per questo la nostra redazione ha preferito scorporare l'intervista in due segmenti al fine di sciorinare con maggior chiarezza le varie argomentazioni trattate. Di seguito vi riportiamo la 2ª parte della lunga intervista (rileggi QUI la 1ª):

Quanto potranno incidere gli errori di gioventù per una squadra che mira a salvarsi?
"Credo che la società, puntando su questo gruppo, abbia messo in preventivo il rischio di poter commettere qualche errore dettato dall'inesperienza dei tanti giovani presenti in rosa. Quella di puntare su una linea verde da parte del club è stata senz'altro una scelta oculata con l'intento di costruire qualcosa di importante per il futuro. È ovvio poi che questi ragazzi ogni tanto possano sbagliare e inciampare nel loro percorso, non farei allarmismi. Quella gialloblù è una politica ad ampio raggio ragionata sul lungo periodo che che mira a una crescita costante dei giocatori di proprietà anno dopo anno. Bisogna avere il coraggio di portare avanti un certo tipo di calcio e il mister ha dimostrato in lungo e in largo quelle che sono le sue grandi qualità. Servirà soltanto provare a limitare la mole di errori individuali, dato che non si tratta di malfunzionamento dei reparti".

Quella del presidente Krause è una politica tanto ambiziosa quanto audace. Il suo parere? 
"La filosofia del club è quella di creare un settore giovanile molto importante dal quale poter attingere anche nel corso della stagione, così da formare nuovi prospetti sui quali fare affidamento nel tempo oppure pensare di venderli per mettere a bilancio delle plusvalenze. Secondo me comunque il Parma ha tutta l'intenzione di trattenere i propri gioielli e lo si è visto anche durante il mercato estivo dove non ha ceduto nessuno quando invece avrebbe potuto fare cassa con 4 o 5 pezzi pregiati. Penso che l'obiettivo del presidente sia quello di arrivare ad avere una squadra composta al 40/50% da ragazzi cresciuti nel proprio vivaio o comunque acquistati in giovane età e magari lasciati ambientare uno o due anni in Primavera per poi aggregarli al gruppo dei grandi".

Tra i giovani del vivaio gialloblù, chi secondo lei potremo vedere in prima squadra tra non molto?
"Nel vivaio ducale posso assicurare che sono presenti giovani di altissimo livello che a breve si affacceranno nel calcio che conta. Nel settore giovanile non bisogna dare importanza ai risultati: nonostante negli ultimi anni la Primavera del Parma non sia riuscita a centrare la promozione posso garantire che ci sono ragazzi veramente validi che tra non molto vedremo in prima squadra. Ovviamente i giovani devono guadagnarsi la possibilità di giocare se dimostrano di avere le qualità per poterlo fare, ma dico per certo che stanno lavorando davvero molto bene anche sotto questo aspetto. C'è un elemento molto promettente del vivaio, un classe 2007 per il quale, già nel corso di quest'estate, alcune big europee hanno messo sul piatto cifre importanti per strapparlo al Parma. Parlo di offerte attorno ai 2/3 milioni che il club ha prontamente respinto perché crede nelle sue potenzialità e ha tutta l'intenzione di puntare su di lui. Sto parlando di Trabucchi: penso che tra qualche mese potrebbe essere pronto per arrivare in prima squadra. Con un paio di anni ad alti livelli può tranquillamente diventare un giocatore da 20/25 milioni".

L'infortunio di Circati costringerà il club a tornare sul mercato oppure potrebbe avere una chanche il giovane Leoni?
"Quella di Circati è una grave perdita, ma per quella che è la filosofia societaria credo che il club proverà a colmare la sua assenza con il materiale umano a propria disposizione e se proprio dovesse rivelarsi necessario attingere dal mercato penso si andrà direttamente a operare nella sessione di gennaio. Prendere un giocatore svincolato in questo momento non garantirebbe una soluzione immediata al problema: un centrale fermo inevitabilmente da diverso tempo non potrebbe di certo essere arruolabile sin da subito e avrebbe anzi bisogno di qualche settimana di lavoro al fine di raggiungere un buon livello di atletismo per poter entrare nei meccanismi di squadra. Per Leoni è stato fatto un investimento abbastanza chiaro, è un ragazzo di grande prospettiva che al momento giusto riuscirà a trovare spazio e sono certo che questa possa essere la sua occasione per mettere in mostra le sue indiscusse doti".

Quale tra i crociati l'ha colpita maggiormente sin qui?
"Fare un nome diventa davvero riduttivo, ce ne sono veramente tanti di giocatori di talento nella rosa del Parma. Bonny, Mihaila, Man, Bernabé, Circati, ma non solo. Sono tutti profili di alto livello che la società sta dimostrando di voler trattenere attraverso le operazioni sui rinnovi. Forse per modo di giocare Man è quello che mi sta impressionando maggiormente perché dimostra di potersi calare alla perfezione in quello che è il calcio europeo moderno, da esterno che sa saltare l'uomo e creare superiorità in avanti. Inoltre ora da un grande apporto anche in fase difensiva e il merito penso sia di Pecchia che è stato in grado di fargli fare il salto di qualità. Così come anche lo stesso Bonny è cresciuto moltissimo e credo che con un pizzico di cattiveria agonistica in più possa diventare un attaccante straordinario".

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