Da Pohjanpalo a Pinamonti, passando per Belotti & co.: tanti i centravanti in orbita Parma, ma siamo sicuri che Pecchia chieda a Krause una prima punta?
Di fatto la finestra del calciomercato estivo non ha ancora aperto i battenti, ma rumors e voci rispetto possibili interessamenti e concrete trattative tra club e calciatori vari hanno preso il via già da settimane. Il Parma non è di certo escluso da queste dinamiche, in virtù del fatto che i neopromossi gialloblù saranno senz'altro chiamati a rinforzare l'organico che affronterà il prossimo torneo di Serie A, tenendo inoltre ben presente l'ambizione del progetto societario portato avanti da Krause. Di recente, infatti, sono stati parecchi e dai profili più disparati i nomi accostati ai crociati: dall'alter ego di Chichizola al laterale mancino utile a rimpiazzare le partenze di Ansaldi e Zagaritis, passando per il centrale di difesa che possa portare esperienza e solidità al reparto e il tassello a centrocampo adatto ad alzare il livello qualitativo della mediana, senza dimenticare poi il tanto chiacchierato attaccante di ruolo che negli ultimi giorni è il grande protagonista nelle discussioni dei tifosi ducali. Ecco, esattamente qui volevo arrivare e a tal proposito mi sorge un quesito: ma siamo sicuri che Pecchia voglia una prima punta? Mi spiego meglio: è chiaro che una rosa per essere completa abbia la necessità di possedere anche dei centravanti, ma non per questo l'identità della squadra e l'assetto tattico scelto dall'allenatore devono per forza dipendere dalla figura del classico numero nove. Il Parma che quest'anno ha dominato la B aveva tra le proprie fila Colak e Charpentier e nonostante la loro presenza il mister ha quasi sempre preferito altri profili nelle vesti di terminale d'attacco. Nelle trentotto partite del calendario disputate durante la stagione da poco conclusa, soltanto in otto occasioni il tecnico ha deciso di affidarsi dal primo minuto a uno dei due, impostando invece dal principio le restanti trenta partite con uomini di manovra e abili di svariare su tutto il fronte offensivo come Bonny, Mihaila e Benedyczak.
Vero è che considerando l'incline tendenza di Pecchia nelle frequenti rotazioni anche a gara in corso, sia il croato che l'ex Frosinone sono comunque riusciti a ritagliarsi i loro spazi. Come dicevo qualche riga sopra, ovviamente servirà avere in organico un attaccante all'altezza degli impegni che ci attenderanno e probabilmente un innesto dal mercato arriverà, ma pensare di effettuare un importante investimento per un centravanti puro mi parrebbe una forzatura. Faccio un esempio: se fossi nel presidente e acquistassi un giocatore per, che ne so, 15 milioni di euro - questa la cifra che il Sassuolo chiede per Pinamonti e, presumibilmente, anche il valore di Pohjanpalo non si discosterà eccessivamente da questi numeri - pretenderei poi di vederlo giocare in campionato, in Coppa Italia, nelle amichevoli infrasettimanali e sarei pronto inoltre a consigliarlo a tutti gli amici come l'acquisto prioritario da fare al fantacalcio. Ecco, a mio parere diventerebbe un fardello non da poco per l'allenatore che si sentirebbe quasi costretto a rivoluzionare un impianto di gioco ormai rodato e che finalmente ha trovato quella forma tanto desiderata. Non saprei, senza dubbio qualcosa andrà fatto perché non si può pensare di affrontare la Serie A da neopromossi con lo stesso reparto dell'anno precedente, ma reputo complicato e forse controproducente immaginare di destinare grandi somme di denaro per una prima punta che rischierebbe o di non essere poi centrale e protagonista nel progetto oppure di stravolgere l'equilibrio dell'attuale undici. In ogni modo sono certo che Pecchia e il club siano completamente allineati sulle decisioni da operare e chiunque arriverà sarà frutto di un'idea unanime e una scelta condivisa.
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