L'importanza di saper valorizzare gli investimenti del club: Iachini ha deciso di puntare su Man, e lui di trascinare la squadra
Che poi, c’è poco da esultare per un pareggio, se ci pensiamo. Per tornare in linea con gli obiettivi di inizio stagione dovremmo iniziare a fare almeno 4 punti a partita, mica 1. Però, aldilà del risultato, ieri sera contro il Pisa si è vista una squadra che finalmente lottava per vincere, concentrata dal primo minuto al fischio finale, con la voglia di riscattare una stagione sin qui insufficiente. Ma non mi dilungo ulteriormente a parlare di classifica, calendario e corsa play-off, quanto più vorrei spendere due parole su uno dei giocatori più chiacchierati di questo Parma: Dennis Man.
Partendo dal presupposto che Vazquez fa un altro sport rispetto chiunque altro in Serie B, Man è senza dubbio il più talentuoso tra i crociati. Ciononostante, il suo inserimento non è stato dei più semplici: Maresca prima e Iachini poi lo hanno inizialmente utilizzato con il contagocce, sottolineando in più di un’occasione che tutti, all’interno del gruppo, avrebbero dovuto sudare per conquistarsi una maglia da titolare. Il ragazzo deve evidentemente avere un carattere particolare e bisogna essere in grado di gestire anche personalità come la sua dentro uno spogliatoio, date le indubbie doti balistiche. Oltre al fatto che la proprietà ha investito tanto sul rumeno e privarsene sarebbe stato controproducente per tutti. Con questo, il bene della squadra e certi equilibri valgono più di qualsiasi altro singolo, sia chiaro, ma a volte bisogna entrare nella testa dei propri calciatori per far sì di metterli nelle condizioni tali da poter rendere al meglio.
Man ha dimostrato che ha bisogno di sentirsi importante e al centro del progetto, ed ora, con la fiducia che il mister gli sta dando, sta facendo vedere il suo reale valore, addirittura in una posizione di gioco che mai prima ad ora aveva ricoperto. Lui, mancino di natura, nasce attaccante e, come dice Iachini, "ama giocare a piede invertito", per cui il ruolo più congeniale per lui sarebbe quello di ala destra in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1. Fare, invece, il quinto a sinistra (di difesa o centrocampo, a seconda dei punti di vista) richiede un elevato dispendio di energie, anche e soprattutto in compiti di copertura, e lo sta facendo al meglio delle proprie possibilità, risultando anche ieri sera uno tra i migliori in campo.
Questa è una grande prova di maturità per un giocatore, se vogliamo, anarchico come lui, calcisticamente parlando, e sta a significare una crescita importante sotto l'aspetto caratteriale. Man ha finalmente dimostrato di essere coinvolto a 360° nell'universo Parma, ed ora può e deve prendersi sulle spalle questa squadra e trascinarla dove merita.