Senza Bernabé, il Parma cambia pelle. Keita-Sohm, primo esame superato. A Venezia vittoria d'orgoglio, ora arrivano le big

12.11.2024 00:00 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Senza Bernabé, il Parma cambia pelle. Keita-Sohm, primo esame superato. A Venezia vittoria d'orgoglio, ora arrivano le big
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La sosta nazionali ferma il campionato ad un terzo del cammino. Anzi, possiamo definirlo una maratona, attingendo dalle dichiarazioni di mister Pecchia per descrivere il lungo percorso che attende i crociati verso la salvezza. La vittoria a Venezia, arrivata in un momento delicatissimo, ha raddrizzato il bilancio di questo avvio di stagione. Il Parma ora occupa la tredicesima posizione in classifica, con 12 punti. In caso di sconfitta al Penzo, invece, la squadra di Pecchia sarebbe scivolata in zona retrocessione. Questo a testimonianza del grande equilibrio nella serrata zona retrocessione, con 8 squadre racchiuse in 4 punti. Non è quindi la singola partita a fare la differenza, bensì la continuità nell'arco della stagione. Ecco, in questo mi sento di dire che il Parma è a tratti mancato: per quanto mostrato in campo, il margine sulla zona retrocessione è fin troppo ridotto e tiene il Parma invischiato assieme a squadre che, finora, non hanno fornito lo stesso livello di prestazioni. Con questo, non bisogna sminuire i meriti della squadra in certe prestazioni, ma proprio perché la squadra di Pecchia si sarebbe meritata qualche punto in più, ritrovarsi solo a quota dodici lascia un po' di amaro in bocca. Approfitto di questa parentesi per ritornare anche alla sconfitta contro il Genoa: il Parma è stato tanto brutto da essere irriconoscibile, ma se non avesse sprecato punti nel cammino, l'episodio sarebbe stato irrilevante. E invece, giustamente, sono arrivate delle critiche. L'infortunio di Bernabé poteva essere l'ulteriore mazzata e invece proprio nel momento più delicato della gestione Pecchia, l'orgoglio della squadra è venuto fuori. 

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In una partita cruciale per lo sviluppo della stagione, soprattutto per lo stato d'animo dell'ambiente, lo svantaggio iniziale, nato da un errore di Valeri, sembrava l'inizio di un sabato da incubo. E invece Valeri si è fatto perdonare con un gran gol e tutta la squadra si è compattata, lottando contro le difficoltà e ritornando al successo. La vittoria è arrivata proprio quando la prestazione, sul piano del gioco, è stata meno spettacolare e spumeggiante. La squadra di Pecchia ha saputo adattarsi ai vari momenti della partita, mettendo da parte il fioretto per sguainare la spada. Il Parma ha lottato sulle secondo palle, si è compattato dietro la linea della palla e ha trovato il vantaggio con un contropiede. Protagonista nel gol del raddoppio Simon Sohm. Lo svizzero, assieme a Keita, ha disputato un'ottima prova. La lente d'ingrandimento era puntata proprio sul centrocampo, rimasto orfano del migliore talento, Adrian Bernabé. Alla vigilia, Pecchia in conferenza aveva chiesto ai suoi centrocampisti, con riferimento diretto proprio a Sohm, di salire in cattedra in questo momento di emergenza e assumersi ancora più responsabilità. La risposta è stata eccezionale: non solo per il gol, ma per il lavoro sporco di sacrificio del centrocampista svizzero, che ha disputato una prova da leader formando un'ottima coppia con Keita. Entrambi ora andranno in nazionale, nella speranza di tornare in perfette condizioni. Al loro rientro, Estevez sarà al 100% e anche Hernani dovrebbe tornare a disposizione, ma Keita e Sohm sono in ottima forma e vogliono prendersi la titolarità. 

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Detto dell'ottima prova di Keita e Sohm, l'assenza di Bernabé comunque si è fatta sentire. Avendo caratteristiche diverse rispetto al numero dieci, lo svizzero e il belga non garantiscono la stessa fluidità nel palleggio. Proprio per questo, Suzuki ha più volte tentato il rilancio lungo e la squadra ha faticato a rendersi pericolosa partendo dall'impostazione dal basso. Questo non per forza è un segnale negativo, ma comunque ci può dare qualche spunto su quello che sarà il Parma in attesa del rientro di Bernabé. Non avendo più il cervello della manovra, l'impostazione dal basso sarà meno rapida e il Parma ancora di più cercherà la verticalità. L'obiettivo sarà di tentare il recupero palla con un pressing di squadra, cercando così di esser subito pericolosi nella metà campo avversaria. In alternativa, la squadra si abbasserà per rimanere compatta e prepararsi a ripartire in rapidità. Con questa impostazione, proprio Sohm potrebbe esaltare le sue caratteristiche e la sua abilità nel capovolgere il fronte. All'orizzonte ci sono Atalanta, Lazio e Inter: avversarie insidiose, che proveranno senza dubbio a far la partita. Ma, come già abbiamo visto, le caratteristiche del Parma possono mettere in difficoltà le big: in una lotta salvezza così serrata, ogni punto conta e la squadra di Pecchia deve scendere in campo con la consapevolezza di poter far male a ogni avversario. La salvezza potrebbe passare anche dai punti conquistati contro le big. 

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