Non c'è niente di meglio del derby per finire in bellezza. Poi sarà l'ora di proiettarsi alla prossima stagione: sarà un mercato lungo

10.05.2024 13:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Non c'è niente di meglio del derby per finire in bellezza. Poi sarà l'ora di proiettarsi alla prossima stagione: sarà un mercato lungo
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Mancano ormai poche ore al derby dell'Enza, con Reggiana e Parma che tornano a misurarsi in campionato dopo lo 0-0 dell'andata. Non c'è nulla di meglio per il Parma per chiudere in maniera trionfale questa vittoriosa stagione, che ha visto i crociati conquistare la promozione e quindi la vittoria del campionato. Per togliersi l'ennesima - e ultima - soddisfazione di quest'annata servirebbe una vittoria al Città del Tricolore, anche perché, numeri alla mano, finora i crociati non sono mai riusciti a vincere nei derby disputati quest'anno, incluse le gare con il Modena. Per evitare di chiudere a quota 0 vittorie in questa particolare statistica è dunque d'obbligo una vittoria: sarebbe la ciliegina sulla torta di un campionato dominato e il punto esclamativo su un'annata che resterà in ogni caso dolcissima. Del resto, a Reggio ci terranno in tutti i modi a impedire al Parma di vincere, per motivi di campanile e per togliersi la soddisfazione di fermare - ancora - i ragazzi di mister Pecchia.

Poi sarà l'ora di guardare avanti, all'anno prossimo. Sì perché, come ogni squadra neopromossa, il Parma sarà atteso da un calciomercato impegnativo, in cui sarà di vitale importanza compiere i passi giusti, rinforzandosi dove serve e cercando di trattenere tutti i pezzi pregiati. Per siti e giornali, però, il mercato è già iniziato: nomi già noti in Serie A come Miretti o Masina, e potenziali scommesse come Fayzullaev e Campuzano, sono già stati accostati ai crociati. Sarà un'estate lunga e probabilmente faticosa per gli operatori di mercato, che dovranno pescare gli elementi giusti per rafforzare i crociati. Molto dipenderà ovviamente dal budget stanziato da Krause, che però vorrà evitare una magra figura come nel suo primo anno da presidente, quando il Parma retrocesse malissimo. L'estate sarà decisiva, perché, ora che la A è stata riconquistata con fatica, questa sessione ci dirà se veramente certi errori saranno stati pienamente compresi.