Parma-Lazio 3-1, gara non adatta ai deboli di cuore. Un grande Parma torna a far festa al Tardini
Il Tardini finalmente fa festa! Un grande Parma torna meritatamente a vincere, interrompendo la striscia di vittorie della Lazio. Partita incredibile, ricca di emozioni e capovolgimenti di fronte. Il Parma va avanti in avvio con Man, ma tra gol annullati e salvataggi sulla linea succede di tutto. Dopo un finale di primo tempo bollente però, il risultato all’intervallo rimane lo stesso. Nella ripresa a siglare il raddoppio sotto la Curva Nord è Haj Mohamed, con un gol meraviglioso, il primo in Serie A. La Lazio non sembra aver le forze per reagire e il Parma gestisce, ma all’80’ Valeri e Suzuki combinano il pasticcio e Castellanos riaccende gli ospiti, che si riversano a caccia del pari. A risolvere tutto ci pensa però il capitano, che dopo diversi salvataggi si proietta in attacco e segna il 3-1, facendo partire la grande festa del Tardini.
Pecchia a sorpresa lancia Leoni e Haj Mohamed dal primo minuto, lasciando in panchina Coulibaly ed Estevez. In un Tardini caldissimo e invaso dai tifosi biancocelesti, la gara fin da subito è scoppiettante e ricca di emozioni. Nemmeno il tempo di mettersi comodi che in transizione la Lazio attacca dalla sinistra un Parma scoperto, palla di Isaksen a rimorchio per Rovella che al volo conclude da fuori area e sblocca la gara. Zufferli però viene richiamato al VAR per una evidente sbracciata di Rovella sul volto di Haj Mohamed e annulla la rete. Passato lo spavento il Parma si risistema e si getta all’attacco: Rovella si addormenta e in fase di impostazione appoggia debolmente per Romagnoli, Man legge tutto e intercetta il pallone, si presenta davanti a Provedel e di piatto sblocca la gara sotto il settore ospiti. La Lazio scossa risponde subito, proprio con un altro tentativo da fuori di Rovella, che però calcia a lato. La partita rimane vibrante e divertente e nel Parma ci prova anche Bonny in girata, ma sbilanciato svirgola la conclusione. Le due squadre si ricompongono, la Lazio prova a muovere il pallone ma il Parma gestisce e contrattacca. Sull’errore in impostazione di Balogh la Lazio arriva fino in area con Isaksen che serve Zaccagni, decisivo in chiusura Leoni. I tanti errori in impostazione diventano un fattore, Guendouzi sbaglia e il Parma attacca, Man serve Haj Mohamed che calcia, facile per Provedel. Sull’altro fronte ci prova ancora Rovella da fuori, facile per Suzuki. Entrambe le squadre continuano ad attaccare, nel Parma conclude fuori Delprato su sviluppo di corner ma la vera occasione capita a Castellanos, che conclude a botta sicura di testa ma trova il salvataggio sulla linea di Balogh. Lo spagnolo riesce ad insaccare al 37’, ma la bandierina si alza per fuorigioco. La partita si incattivisce e le due squadre si innervosiscono e iniziano a fioccare le prime ammonizioni. Al 42’ altro salvataggio sulla linea: Isaksen colpisce a Suzuki battuto ma l’intervento di Valeri è ancora una volta decisivo. Il primo tempo regala colpi di scena, fino ai minuti di recupero, quando Zufferli assegna rigore per un presunto fallo di Keita. Dopo un consulto al VAR però, il rigore viene correttamente revocato. Si scaldano gli animi e a bordo campo si scatena un parapiglia, con il direttore di gara che ammonisce Bonny e Gila. Animi bollenti fino al rientro negli spogliatoi, il primo tempo si chiude con il Parma avanti grazie a Man.
Nella ripresa Pecchia toglie entrambi gli ammoniti: fuori Keita e Bonny, dentro Estevez e Charpentier. La Lazio fa la partita fin dai primi minuti, con il Parma che prova a tenere il baricentro alto. Su una ripartenza il pallone viene allargato a sinistra, Cancellieri se lo sistema e calcia, pallone a lato. La Lazio risponde subito e si rende pericolosa a più riprese, la prima con Zaccagni, che converge verso il centro e calcia, tiro deviato in corner. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina il pallone finisce a Romagnoli che conclude a botta sicura, riflesso mostruoso di Suzuki che salva il Parma. La squadra di Pecchia non si spaventa e giusto un minuto dopo realizza il raddoppio: Charpentier scippa Gila e fa partire il contropiede, pallone appoggiato al limite per Haj Mohamed che disegna un arcobaleno meraviglioso sotto l’incrocio dei pali e realizza il primo gol in Serie A. Il tunisino corre sotto una Curva Nord in estasi e viene travolto dalla gioia dei compagni, nella bolgia del Tardini. La Lazio accusa il colpo per qualche minuto e per qualche minuto sbanda. Il Parma cerca il raddoppio prima con Charpentier, che lavora bene il pallone e poi conclude spedendo in Curva. Poi l’occasione d’oro capita a Man, che se ne va sulla destra e dopo esser rientrato conclude, tiro murato dalla difesa della Lazio. La Lazio prova a reagire, con Zaccagni che si carica la squadra sulle spalle, ma Suzuki in uscita fa buona guardia in due occasioni. Il Parma galvanizzato quando può non rinuncia ad attaccare e Sohm ci prova da fuori area, ma la conclusione si spegne alta di poco. La squadra di Baroni risponde con uno schema su punizione, torre in area per Tchaouna che in rovesciata conclude alto. Il Parma prova ad abbassare i ritmi e Pecchia opera un doppio cambio. Standing ovation per Haj Mohamed, che lascia il posto a Camara. Esce anche Leoni, con Hainaut che entra e va a sistemarsi in marcatura su Zaccagni. La squadra di Baroni torna a rendersi pericolosa al 72’: palla illuminante di Pedro per Tchaouna che conclude in diagonale, Suzuki di piede salva nuovamente il Parma. Non passano nemmeno cinque minuti dopo l’ex Salernitana è ancora pericoloso: schema su punizione con Castellanos che fa una gran giocata scodellando in area per Tchaouna, tiro di controbalzo su cui Suzuki ci mette ancora il guantone. Il Parma sembra in controllo ma poi all’80’ combina la frittata: cross in area lungo per tutti, Valeri non si capisce con Suzuki e appoggia il pallone male, Castellanos a porta vuota deve solo toccare per accorciare le distanze. Il gol accende il settore ospiti e soprattutto sveglia una Lazio spenta. Inizia un vero e proprio assedio, con la squadra di Baroni che attacca ad pieno organico. Ci provano da fuori Tchaouna e Pedro, ma senza esito. Ancora una volta però, a togliere le castagne dal fuoco ci pensa il vero leader di questa squadra: Delprato anticipa l’avversario e serve Charpentier, poi si getta in avanti. Il congolese lavora benissimo il pallone e lancia il capitano che corre da solo verso la porta di Provedel e sotto la Curva Nord è glaciale, chiudendo definitivamente i giochi. Il Tardini esplode di gioia e tutta la panchina, mister Pecchia compreso, inizia ad esultare in campo. Delprato alza gli occhi al cielo e dedica il gol alla nonna, scomparsa in settimana. Il lieto fine migliore ad un pomeriggio di festa: un grande Parma batte la Lazio al Tardini e interrompe un digiuno tra le mura amiche che durava da agosto.