Esordio amaro per Keita, ma è tutta esperienza per migliorare. Al Via del Mare per spazzare via i dubbi di inizio stagione
Ancora una volta il Parma si ferma sul più bello. Sembra non essere servita la lezione della rimonta di Napoli che i gialloblù dilaniano, stavolta, il doppio vantaggio al Tardini con l'Udinese. I ragazzi di Fabio Pecchia, dopo un primo tempo in cui grazie alle reti di capitan Delprato e Bonny ed aver discretamente gestito il vantaggio, ancorché per vero non brillando come nelle prestazioni precedenti, si sono fatti rimontare dall'ottima squadra friulana, meritatamente al comando della classifica di Serie A.
Il Parma sceso nella ripresa è sembrato obiettivamente la brutta copia del primo, in ritardo sui duelli, distratto in difesa, confuso nella manovra e incapace di pungere davanti. Resta, dopo la partita scorsa del Maradona, tanto rammarico per aver solo assaporato di portare a casa punti preziosi. I ragazzi, tuttavia, vanno incoraggiati (e la Curva Nord, soprattutto a fine gara, ne ha dato grande prova) perché comunque hanno dimostrato impegno e gli sguardi rammaricati a fine gara hanno dimostrato attaccamento alla maglia.
Dispiace per l'esordio amaro di Mandela Keita, macchiato dalla espulsione per essere stato troppo irruento e precipitoso. Il promettente belga farà sicuramente tesoro di quanto accaduto e migliorerà. Come miglioreranno gli altri. Bisogna crescere, riflettere sugli errori e giocare con la spensieratezza e con massima attenzione, come se ogni partita fosse una finale. Risulta, pertanto, necessario, allo stato, che i ragazzi siano chiamati a dover dare oltre il cento per cento per tutti i novanta minuti, soprattutto sotto l'aspetto della concentrazione, per sopperire i limiti e le lacune legati esclusivamente all'inesperienza e alla mancanza di furbizia che nel massimo campionato sono qualità imprescindibili. Dall'analisi delle leggerezze e manchevolezze della partita con l'Udinese, bisogna concentrarsi sulla prossima e importante partita di sabato sera al Via del mare di Lecce.