Il centravanti c'è, ma rinunciare a Bonny sarebbe sbagliato. E se il suo vero ruolo fosse la seconda punta?

Abbiamo parlato per mesi su queste pagine della scarsa confidenza di Ange-Yoan Bonny con la porta avversaria, al punto che sono diverse le partite concluse dal francese senza neanche un tiro verso la porta avversaria. Un grosso problema se gli altri attaccanti non vivono un gran momento di forma, ed è il caso di Man e Cancellieri, reduci da un mese molto difficile. Questo non voglia dire che il francese debba essere messo da parte dopo l'esplosione di Pellegrino, uno che la porta la vede molto bene e soprattutto la cerca con la giusta continuità.
Siamo tutti d'accordo che il Parma ha trovato il suo centravanti per il finale di stagione, giusto? E ripeto: non sono solo le due fondamentali reti a parlare per l'argentino, ma anche la persistenza nel cercare la porta, nell'andare a caccia del gol e ovviamente l'abilità nell'annusare l'occasione da rete. Ma le qualità messe in evidenza da Bonny in tante partite di questa stagione sono sotto gli occhi di tutti e non possono essere cancellate da qualche settimana di scarso rapporto col gol. E se il suo ruolo ideale non fosse quello di alternativa a Pellegrino ma di partner dello stesso argentino? Di certo i due sono compatibili, avendo caratteristiche diversissime, ma rimane la questione equilibrio da trovare ed è ovviamente un 'problema' che spetta a Chivu. Vale la pena sottolineare che già con Pecchia, Bonny ha giocato più di una partita senza essere l'unico riferimento della fase offensiva: senza addentrarsi in disquisizioni tattiche, mi farebbe davvero piacere vedere cosa potrebbero combinare i due se schierati in campo contemporaneamente.