Il momento d'oro di Dennis Man: il nazionale rumeno è decisivo e ha convinto tutti. Ora però serve il rinnovo di contratto
Nell'editoriale di oggi non posso che parlare di Dennis Man, il cui momento d'oro è sotto gli occhi di tutti. Celebrato dalla stampa italiana e rumena, l'esterno offensivo sta davvero convincendo tutti, dopo che nei primi anni di permanenza in maglia crociata non era sempre riuscito a esprimersi con continuità. Proprio la discontinuità era stata spesso la causa scatenante delle critiche nei suoi confronti, probabilmente anche a causa dell'esborso per assicurarsi il suo cartellino (circa 13 milioni di euro): una cifra molto importante, che ha certamente contribuito a costruire un grosso hype nei suoi confronti. Le qualità del rumeno, in realtà, non sono mai state in dubbio, ma ci si è chiesto quanto un giocatore di questo tipo fosse adatto al contesto Parma. Tanto che, a un certo punto, mister Iachini preferì convertirlo da esterno d'attacco a piede invertito a quinto di centrocampo a sinistra, vedendo in lui un futuro "alla Cuadrado". Sembra passata un'eternità, eppure non era così tanto tempo fa.
Oggi Man è un giocatore rigenerato, tanto da riuscire a essere decisivo anche in pochi minuti a disposizione. Lo ha dimostrato nella gara di Coppa Italia contro il Lecce, quando una sua azione sulla fascia ha causato l'autogol di Pongracic, per poi sigillare il tutto con il rigore del definitivo 4-2. Mi verrebbe anche da dire che oggi le qualità del rumeno emergono molto di più anche perché è cambiata la manovra offensiva del Parma, che con l'addio di Vazquez è diventata più rapida in transizione e sembra più congeniale alle caratteristiche dell'ex FCSB, che si è visto esaltato dai nuovi schemi in attacco. Anche da un punto di vista psicologico, Man sembra un giocatore molto più forte e consapevole rispetto alle scorse stagioni. Volendo fare un paragone, mi ricorda un po' la parabola del genoano Gudmundsson, che quando venne acquistato dai rossoblu non riusciva a incidere: poi, trovando fiducia e un contesto che metteva in luce le sue caratteristiche, l'islandese si è rivelato trascinatore, anche in categoria superiore. Man, che peraltro ha un anno in meno rispetto all'ex AZ Alkmaar, ha tutto il potenziale per seguire un percorso simile.
Questo momento magico, inevitabilmente, farà però scattare l'interesse sul mercato di altre squadre, dall'Italia e dall'estero. Se da una parte il Parma non intende assolutamente cedere Man, va ricordato come il nazionale rumeno andrà in scadenza nel giugno 2025. Manca oltre un anno e mezzo, questo è chiaro, ma è lecito pensare che il Parma possa e voglia giocare d'anticipo: altrimenti la prossima estate di Man potrebbe rivelarsi molto calda, a un solo anno dalla scadenza contrattuale. Insomma, mi sembra che i tempi siano perfettamente maturi per pensare a un rinnovo di contratto per l'attaccante, che nei prossimi mesi potrebbe diventare il giocatore rumeno con più gol della storia del Parma, visto che Adrian Mutu dista ormai solo 4 reti. L'importante è non rischiare di perdere a zero un simile patrimonio: sarebbe davvero un peccato, dopo che i crociati se lo stanno godendo appieno nel suo momento migliore da quando gioca in Italia.