Le 1000 in Serie A con obiettivo di arrivare (almeno) a 1046. Parma all'ostacolo Verona per avvicinare la salvezza

26.03.2025 00:00 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Le 1000 in Serie A con obiettivo di arrivare (almeno) a 1046. Parma all'ostacolo Verona per avvicinare la salvezza
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Nel calcio, la storia non si scrive a tavolino: si costruisce partita dopo partita, attraverso momenti di gloria e attimi di sofferenza. Il Parma, che lunedì taglierà il traguardo delle 1000 partite in Serie A, sa bene cosa significhi vivere di slanci e cadute, di sogni europei e dolorose retrocessioni. Ma nel calcio, come nella vita, il passato non basta: occorre sempre guadagnarsi il domani. Ecco perché l'obiettivo deve essere chiaro, quasi matematico: raggiungere quota 1046. Le otto partite che restano da qui a fine stagione e le trentotto della prossima valgono la sopravvivenza, e dunque la permanenza in Serie A.

Un traguardo che fino a poche settimane fa sembrava scivolare via dalle mani del Parma, ingabbiato in una stagione complicata, segnata da risultati altalenanti e un’identità mai del tutto trovata. Poi, l’arrivo di Cristian Chivu ha portato una ventata di freschezza. Non si tratta di una rivoluzione, ma di un cambio di prospettiva: il tecnico rumeno ha dato maggiore compattezza alla squadra, lavorando soprattutto sulla fase difensiva e sulla gestione emotiva delle partite. I miglioramenti si sono visti, ma la strada è ancora lunga e piena di insidie.

Il primo scoglio, il più grande, è proprio lo scontro diretto con il Verona. Una partita che vale molto più dei tre punti in palio: è uno snodo psicologico, uno spartiacque per il futuro. Fin qui, il Parma ha sofferto tremendamente negli scontri diretti, pagando spesso un approccio timido e una difficoltà nel gestire la pressione di match da dentro o fuori. Il Verona, dal canto suo, ha dimostrato di avere un carattere feroce, capace di esaltarsi nei momenti decisivi. Servirà un Parma diverso, più consapevole dei propri mezzi e meno impaurito dall’errore.

La salvezza non si conquisterà con una singola vittoria, ma con una serie di prestazioni all’altezza della categoria. Il Parma ha il dovere di stringere i denti, di lottare su ogni pallone, perché la storia non è un privilegio garantito: è un’eredità da difendere. E per continuare a scriverla, serve arrivare almeno a 1046.