Un finale in salita e i tanti grattacapi di Pecchia: anche le scelte del mister saranno determinanti. Ora viene il difficile...
Il successo contro il Palermo ha riportato sorrisi all’interno dell’ambiente, ma il Parma di quest’anno ci ha insegnato a non farci troppo trascinare dall’entusiasmo. Sabato i crociati hanno mostrato alcune qualità comportamentali che nel corso del campionato sono mancate - e questo può essere un punto di ri-partenza -, ma da qui a pensare che la strada d’ora in avanti sia in discesa ne passano di ostacoli da sormontare...
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Senza star qui a fare troppe tabelle, dopo 31 giornate siamo settimi a quota 44 punti - con alle spalle una Reggina che deve recuperare la gara di Perugia ed ancora non conosce l’eventuale penalizzazione che potrebbe essergli inflitta in classifica - a sole due lunghezze di vantaggio dal 9° posto. Troppo presto per cantare vittoria, legittimo, invece, guardare a quello che ci attende. Nelle prossime 7 gare della regular-season, i crociati dovranno giocarsi uno scontro diretto con il Cagliari ed il derby con il Modena, oltre che vedersela con tutte quelle squadre invischiate nella lotta tra retrocessione e playout, come Cittadella, Benevento, Brescia, SPAL e Venezia.
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Insomma, all’orizzonte nulla che può far star sereni… Ma forse, meglio così. In questa stagione la nostra squadra ci ha dimostrato di dare il meglio di sé nelle situazioni peggiori e nelle gare più ostiche, sia quando l’organico era falcidiato dai tanti infortuni che negli scontri con le dirette concorrenti. Ora però la palla passa anche a Pecchia, che avrà più di un nodo da sciogliere in vista dei prossimi impegni. L'allenatore ha sempre dimostrato di affidarsi ad interpreti differenti nei vari reparti - vuoi per necessità o per startegia - quindi adesso, diventerà determinante anche la sua chiave di lettura nei vari incontri.
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Bernabé e Valenti out, il rientro di Cobbaut è la nota lieta - A Cittadella il mister dovrà rinunciare a due titolarissimi come Valenti e Bernabé, con la consapevolezza però di un ritrovato Cobbaut, nota lieta nel match contro il Palermo.
Coulibaly e Ansaldi, la staffetta che non ti aspetti - La clessidra del minutaggio di Ansaldi scorre sempre più rapida ed anche sabato il laterale argentino è stato sostituito dopo soli 45’: l’ingresso di un pimpante Coulibaly - match-winner contro il Palermo - può consolare il tecnico ducale, consapevole di avere un’alternativa in più all’interno delle sue rotazioni.
Caos là davanti - Inglese, impiegato nella ripresa contro i rosanero, ha dimostrato ancora una volta di non poter garantire affidabilità di reparto e si candida a rimanere un’alternativa a gara in corso. Poi c'è il discorso legato al caso Charpentier, tornato ad essere un oggetto misterioso: nonostante la rete con la propria nazionale il centravanti congolese è finito in tribuna nell'ultima sfida ed il suo ruolo tra i crociati è ancora da definire. Bene Benek, ma nelle vesti di esterno di attacco, mentre davanti la certezza pare sia quella di affidarsi ad un finto riferimento offensivo come Vazquez.
Man e Mihaila, due punti interrogativi - I rumeni restano le variabili impazzite nello scacchiere di Pecchia, ed ora che sono entrambi a disposizione il tecnico avrà il suo bel da fare nelle scelte di formazione. Considerando un Benedyczak galvanizzato dal gol ed uno Zanimacchia sempre più negli schemi della squadra, i due giovani possono garantire altrettante soluzioni valide per impostare le prossime sfide in programma.
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