Gazzetta dello Sport - Giampietro Manenti: ritratto di un millantatore

La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina offre un lungo ritratto di Giampietro Manenti, ultimo dei presidenti o patron di Serie A ad essere arrestato: prima di lui è toccato a Felice Colombo (Milan), Giuseppe Ciarrapico (Roma), Giorgio Corbelli (Napoli), Calisto Tanzi (Parma), Massimo Cellino (Cagliari). Manenti risulta titolare di due piccole ditte, l'individuale "Manenti Giampietro" e la Medical Manenti Srl. E poi la Mapi Grup, con sede a Nova Gorica, in Slovenia, nella casa di una coppia di commercialisti, che sostengono come Manenti volesse sfruttare l'azienda per il settore della viticoltura, prevedendo 100 dipendenti. Dietro ci sarebbe Gazprom? Macché. E Fiorenzo Alborghetti, che nei primi giorni dell'insediamento di Manenti a Parma è stato chiamato per "sistemare le cose", commenta così lo stato finanziario dell'ex patron: "La moglie fa la badante, vivono con i soldi della pensione di sua madre. Però meglio così, ce lo siamo tolti di mezzo".
Lo stesso Alborghetti che lavora per la Cartiere Pigna, che Manenti aveva cercato invano di acquistare, così come Pro Vercelli e Brescia. Sempre con lo stesso metodo: promesse, promesse e ancora promesse. E, al di là della Skoda scalcinata dei tempi di Brescia, della Citroen esposta a fermo amministrativo, risulta ancora, alla Camera di Commercio, che la proprietà del Parma sia ancora riconducibile alla Dastraso Holdings di Rezart Taçi. Forse un ritardo di comunicazione, forse no. Tutto questo è Giampietro Manenti, professione millantatore seriale.