Adesso saranno davvero sei finali. Bisogna tornare subito a vincere, giocarsi la promozione nelle ultime due giornate sarebbe troppo rischioso

09.04.2024 13:00 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Adesso saranno davvero sei finali. Bisogna tornare subito a vincere, giocarsi la promozione nelle ultime due giornate sarebbe troppo rischioso

Il Parma a sei giornate dalla fine del campionato è meritatamente primo in classifica, con 7 punti di vantaggio sul terzo posto. Questa deve essere la premessa ad ogni analisi e commento sulle ultime due gare e sui prossimi impegni. La squadra di Pecchia resta la grande favorita nella corsa per la Serie A e continua ad avere un buon margine sulle inseguitrici. Qualcuno sembra esserselo dimenticato, accecato forse dalla delusione per il solo punto raccolto contro Catanzaro e Sudtirol. Detto questo, è giusto anche approfondire le ultime due gare. Nelle dichiarazioni durante la sosta per le nazionali, i componenti della squadra e mister Pecchia hanno più volte ribattezzato le gare mancanti come delle finali. Può suonare come una frase fatta, e probabilmente lo è, ma effettivamente arrivati a questo punto della stagione tutte le gare sono da dentro-fuori. Cosa significa giocare una partita come fosse una finale? L'immediato riferimento è all'atteggiamento messo in campo e su questo mi sento di dire che la squadra di Pecchia abbia comunque lanciato segnali incoraggianti. I crociati hanno lottato e provato ad imporre il proprio gioco e le proprie idee, pur riuscendoci solo a fasi alterne. D'altra parte però, le finali spesso si vincono con gli episodi, ed è qui che il Parma è mancato.  

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Ciò che collega la sfida di Pasquetta e quella di Bolzano è la difficoltà riscontrata negli ultimi venti metri dalla squadra di Pecchia. Contro il Catanzaro, nella prima ora di gioco il Parma ha avuto diverse chance nitide per trovare il gol, ma sotto porta è mancata la giusta freddezza. Nell'ultima mezz'ora, invece, l'attacco crociato è stato impreciso ed ha sbagliato troppo nell'ultimo passaggio. L'enorme difficoltà nell'arrivare al tiro si è riproposta sabato a Bolzano. Il Parma ha avuto costruito diverse azioni potenzialmente pericolose, ma di chiare occasioni da gol ce ne sono state ben poche. Con maggiore cinismo e senza i tanti errori negli ultimi venti metri, senza dubbio saremmo qui a parlare di risultati diversi. Invece sono arrivati un pareggio e una sconfitta, quest'ultima dovuta anche ad un lavoro tutt'altro che impeccabile della linea difensiva. Il primo gol del Catanzaro non era di difficile lettura e a difesa schierata è inusuale che il Parma si faccia sorprendere in questo modo. Queste due gare quindi devono servire da lezione, per vincere le finali bisogna lavorare bene sui dettagli.

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Le inseguitrici hanno recuperato qualche punto e ora, retorica a parte, le ultime gare diventano davvero sei finali. La prossima in particolare sarà decisiva per diversi fattori. Vincere permetterebbe di scacciare ogni brutto pensiero e proseguire con ritrovato entusiasmo. Al contrario, un altro passo falso rischia di gettare pessimismo attorno alla squadra e, per quanto Pecchia possa provare a fare da parafulmine, andrebbe a minare la consapevolezza e la serenità del gruppo. In caso di mancata vittoria contro lo Spezia, quindi, il Parma rischia seriamente di complicarsi la vita. Il calendario infatti non sorride ai crociati. Nelle restanti cinque gare, eccezion fatta per la gara contro il Lecco al Tardini, il Parma dovrà andare a fare punti su due campi storicamente complicatissimi, al Barbera contro il Palermo e al San Nicola contro il Bari. A seguire poi ci sono le ultime due giornate, ancora più difficili. Alla penultima al Tardini arriva la Cremonese e all'ultima c'è il derby a Reggio. Arrivare a giocarsi la promozione in queste ultime giornate sarebbe complicatissimo, soprattutto perché significherebbe aver dilapidato tutto il vantaggio e, pertanto, arrivare in condizioni psicologiche pessime. Insomma, è uno scenario che va assolutamente evitato e proprio per questo sabato c'è bisogno del miglior Parma, chiamato a ritrovare subito i tre punti. La città deve rimanere ottimista, questa squadra ha dimostrato di meritare la fiducia dei suoi tifosi. Ora l'imperativo è vincere, per la classifica e per il morale. 

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