“C’è bisogno di uomini”, il monito emblematico di Ansaldi. Mihaila, ora o mai più
Gli errori commessi sino a questo momento non si possono cancellare e nessuna corte d’appello potrà restituire al Parma i tanti - troppi - punti lasciati per strada. Quel che è stato è stato, stop. Ci siamo lamentati - io in primis quando andava fatto - ed incazzati per le numerose scelte sbagliate da parte di chi è sceso in campo e soprattutto di chi ha operato tra dirigenza e società. Ora, però, siamo giunti al rush-finale e serve arrivare uniti a queste 8 partite che ci dividono dai playoff. I tifosi non hanno mai fatto mancare il loro supporto alla squadra e così dovrà essere sino all'ultimo minuto di questa stagione il cui finale dev’essere ancora scritto.
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Le parole dette ieri da Ansaldi in conferenza stampa vanno ascoltate e capite. È normale che un giocatore davanti a microfoni e telecamere utilizzi i classici cliché come “essere una famiglia” e “queste saranno 8 finali”, così come è altrettanto comprensibile che chi le ascolta possa anche farsi una risata isterica dopo quanto visto nelle precedenti 30 giornate. Concretamente, però, servirà proprio scendere in campo con il coltello tra i denti ed aiutarsi l’uno con l’altro per provare a raddrizzare un’annata che, se finisse oggi, sarebbe da definirsi fallimentare tanto quanto quella precedente. “Adesso c’è bisogno di uomini”: Ansaldi ha ragione, ed ora lui ed i suoi compagni devono mostrare di essere tali. Poi, a giugno, si tireranno le somme.
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La prima di queste “8 finali” è già questo sabato, contro un avversario che ha dimostrato di avere quelle caratteristiche sopra elencate e che verrà al Tardini consapevole di poter fare bottino pieno. Questo sarà il primo banco di prova per la squadra di Pecchia, che, visti gli impegni internazionali dei vari convocati, avrà l’intero gruppo a sua completa disposizione per preparare il match soltanto per pochi giorni. Sono stati ben 8, infatti, i crociati (leggi QUI di chi si tratta) chiamati a rappresentare i colori delle rispettive selezioni ed addirittura 12 i baby del settore giovanile (leggi QUI di chi si tratta): più di qualsiasi altra rosa di tutta la Serie B. Piccole soddisfazioni, ma anche dati significativi del fatto che - anche se mal assortito tra i vari reparti - il materiale umano nel club non manca.
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Al di là di questo, il tecnico ducale potrà riabbracciare dei Man, Bonny e Charpentier che torneranno rinfrancati da questa sosta, dopo le reti segnate con le loro nazionali, ed un Mihaila che ha ripreso ad allenarsi in gruppo. Capisco che possa sembrare utopia, ma se l'attaccante rumeno classe 2000 riuscisse a garantire la propria integrità fisica da qui al termine della stagione sarebbe una manna per Pecchia. Il mister potrebbe contare su una freccia in più per il proprio arco, avendo a disposizione un attaccante capace di spaccare le partite con le sue indiscusse doti fisiche e da incursore. Mihaila è stato assente per troppo tempo in questi anni a causa dei problemi che lo hanno ostacolato, ma ora, un giocatore come lui, potrebbe davvero fare la differenza nel rush-finale di campionato.
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