Sì alla prudenza, altrettanto sì alla programmazione. Da chi dovrà ripartire il Parma l'anno prossimo
Avendo registrato una "leggera" scaramanzia dei tifosi sui social, evito di scrivere in che categoria il Parma giocherà l'anno prossimo. Ne sono convinto da dopo il Cittadella, ma preferisco rispettare le idee e le paure (capibili) di tutti: allo stesso tempo una squadra di calcio, che ormai è un'azienda a tutti gli effetti, non può certo rimanere paralizzata in attesa di capire in che campionato giocherà nell'anno successivo. E così come questa è la stagione della programmazione (ritiro, preparazione, staff etc), lo stesso concetto si può estendere alla composizione della squadra che verrà: é ovvio ed evidente che se sarà Serie A la tipologia del mercato cambierà, ma si può intanto riflettere su quali dovranno essere i cardini della rosa 24/25, la spina dorsale su cui costruire un'altra stagione positiva.
Fabio Pecchia è il primo nome da spendere: il tecnico di Formia ha avuto successo dove fior di colleghi hanno fallito. L'anno scorso il tecnico ha chiesto e ottenuto un rinnovo di un altro anno alla fine di un campionato non all'altezza delle aspettative in Serie B, probabile che il paradigma si ripeta nella prossima estate. A meno di clamorosi addii in stile Cremonese, una eventualità a cui non voglio nemmeno pensare. E' evidentissimo come tanti dei meriti della stagione attuale siano da attribuire alla stabilità, certamente, ma anche alla capacità dell'ex centrocampista di guidare un gruppo verso i risultati che merita con la non trascurabile abilità di far sentire tutti coinvolti al 100% nel progetto.
Venendo alla squadra, sono davvero curioso di vedere Enrico Delprato e Alessandro Circati alla stagione che potrebbe consacrarli: il capitano ha fatto il salto di qualità dal punto di vista mentale quest'anno, il centrale da quello della continuità. La prossima potrebbe essere l'annata dell'esplosione definitiva e per il Parma sarebbe una doppia notizia di incredibile importanza. Molto più complicato, ma bellissimo, sarà convincere Adrian Bernabé a rimandare ancora il suo volo verso una big del calcio europeo: lo spagnolo è legatissimo alla maglia crociata, ma determinate offerte sarà complicato rifiutarle, sia per lui che per il club. Speriamo bene.
Infine Dennis Man e Ange-Yoan Bonny: il rumeno ha raggiunto un equilibrio mentale invidiabile e l'anno prossimo sarà probabilmente il leader designato dell'attacco crociato, specie se come attaccante verrà confermato il francese, un attaccante di manovra che non segna tanto ma che fa andare con continuità i compagni al tiro, una manna per ogni esterno. E' facile pensare in attacco ci sarà movimento in sede di mercato, ma la fiducia dimostrata da Pecchia nel giovane francese è tale da aspettarsi un'altra stagione da protagonista per Bonny nella prossima annata, qualunque sia la serie. E mi piacerebbe tanto vedere ancora in crociato Cyprien, che qualcosina da dimostrare ce l'ha.
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Infine, il mercato: personalmente mi aspetto almeno un puntello per reparto, di quale caratura al momento è impossibile dirlo (solita questione categoria). Un portiere che possa giocarsi il posto con Chichizola, un difensore centrale di esperienza e forse anche un esterno, un centrocampista che dia solidità e un attaccante con un buon curriculum alle spalle. A meno che non si decida di proseguire con Colak, per il cui futuro sarà sicuramente importantissimo il finale di stagione.