Valeri, da soldatino a protagonista: con il cambio modulo è l'arma in più del Parma

Arrivato in estate senza troppo rumore, a parametro zero come primo acquisto del campionato, Emanuele Valeri si è guadagnato fin da subito un posto importante nel Parma. Il terzino ha saltato solo tre partite in campionato, di cui due per infortunio. Insomma, una certezza sulla corsia di sinistra prima per Pecchie a poi per Chivu. Un giocatore affidabile e costante, un prezioso soldatino, simile in questo ad Enrico Delprato, anche se con caratteristiche ben diverse. Valeri infatti, rispetto al capitano, ha una propensione rivolta alla fase d'attacco più che di difesa. A conferma di ciò, appena alla seconda giornata di campionato, aveva servito il primo assist, mandando Man in gol contro il Milan, e ad oggi ha già migliorato le statistiche della sua miglior stagione in Serie A: 2 gol e 3 assist nel 22/23 con la Cremonese, 2 gol e 4 assist in questa stagione. E ora con Cristian Chivu è pronto a diventare protagonista.
Con il passaggio ad un 3-5-2, ancora meno camuffato contro Inter e Fiorentina, Valeri è sembrato più che a suo agio come quinto di difesa. In fase offensiva, il terzino ha servito due palloni al bacio, ad Ange-Yoan Bonny contro i nerazzurri e a Adrian Bernabè contro i viola, a cui vanno aggiunte un altro paio di circostanze pericolose. Guardando la fase difensiva invece, contro i viola Valeri ha dato prova della sua maturità, giocando quasi un’ora da ammonito contro un avversario scomodo come Dodò, senza lasciargli neanche uno spazio. Anzi, negli ultimi minuti di partita ha salvato il risultato, intervenendo senza paura sull’esterno brasiliano in area e recuperando un pallone che poteva diventare pericolosissimo. Con quello che sembra essere il nuovo modulo di Chivu, con una difesa a 3 e due esterni difensivi, Valeri può finalmente dare il meglio nel suo ruolo preferito.
Di lui il suo agente ha detto: "Con Chivu forse fa un ruolo da quinto dove si esalta ancora di più e certamente avere consigli da uno come lui è importante. Emanuele poi è un ragazzo umile che lavora in silenzio e per questo si trova bene con qualunque allenatore”. Anche giocando da quarto di difesa non ha sfigurato, ma il modulo dell’allenatore rumeno può offrirgli un ruolo più adatto a lui, permettendogli di attaccare con più libertà senza dimenticarsi della fase difensiva. E in un attacco crociato che non sempre ha brillato, i suoi cross potranno essere un fattore importante per la corsa alla salvezza gialloblu.
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