No a rivoluzioni, sì alla continuità: quella del Parma è una scelta, ma anche una necessità. Ma non mancheranno le sorprese
Il mercato non è ancora ufficialmente iniziato, ma le prime voci della sessione estiva di trasferimenti consegnano un'idea abbastanza precisa circa le strategie del Parma in tal senso. Niente rivoluzioni, si cercherà di mantenere il gruppo: nonostante alcuni segnali contrari, come il mancato rinnovo di Franco Vazquez e il possibile addio al campo di Gianluigi Buffon (a proposito, attendiamo novità), l'impressione è che si cercherà di mantenere perlopiù la rosa a disposizione di Pecchia. Certo, qualche innesto ci sarà in ogni caso: almeno un volto nuovo per reparto andrà messo in conto, più ulteriori entrate in caso di addii precedentemente non preventivati. Si tratta di una scelta consapevole, con l'ex tecnico della Cremonese che è riuscito a dare una forma definitiva alla squadra dopo molti mesi di esperimenti e aggiustamenti. Ma è anche una decisione dettata dalle necessità e dalle contingenze: la proprietà del Parma, dopo la retrocessione, ha perso molti soldi pur investendo tanto, ed è chiaro che si cercherà di mantenere un occhio al bilancio.
Sarà anche un mercato particolare perché vedremo all'opera il Managing Director Sport Roel Vaeyens, con il ruolo di Mauro Pederzoli (che peraltro forse andrà via) che a questo punto dovrebbe venire ridimensionato. Sicuramente c'è curiosità intorno a Vaeyens, che al Club Brugge ha dato prova di lavorare molto bene con le giovani promesse. Anche se i nomi in entrata fatti finora non sono esattamente giovani (e l'impressione è che per profili come Partipilo o Gaetano ci sia chiaramente lo zampino di Pecchia), Vaeyens potrebbe tirare fuori qualche colpo interessante in questo senso. Oltretutto, cambieranno le regole sul minutaggio in Serie B per valorizzare i giovani italiani Under 21 e Under 23: un fattore che potrebbe incidere su alcune scelte del club emiliano.
Non sarà però un mercato semplice. Dopo una prima occhiata, in realtà la Serie B sembra più "povera" rispetto all'anno scorso, a causa della promozione in A di Genoa e Cagliari. Attenzione però che squadre come Palermo e Como hanno disponibilità importanti, senza dimenticare il Venezia e il Bari che hanno intenzione di continuare a investire, oltre alla Sampdoria che vuole ripartire al meglio con la nuova proprietà. Insomma, guai a pensare che la Serie B 2023/24 possa essere più semplice della stagione precedente, anche perché con l'addio di Vazquez i crociati dovranno giocoforza cambiare qualcosa, magari diventando più squadra e affidandosi meno alle giocate individuali. In questo senso, ripartire da un gruppo più coeso e consapevole può essere un vantaggio, ma gli innesti dovranno essere di un livello tale da garantire al Parma di recitare un ruolo da protagonista. O quantomeno provarci.